PALERMO – È ufficialmente partito il corteo dello sciopero generale, promosso da Cgil e Uil Sicilia, da piazza Croci a Palermo che raggiungerà piazza Verdi. Sciopero che prende piede come protesta contro la manovra di bilancio del governo Meloni.
Sono attese, secondo l’organizzazione, circa 7mila persone, ma il numero potrebbe subire variazioni.
Partito il corteo dello sciopero generale a Palermo
Ad aprire i lavori sarà Alfio Mannino, segretario della Cgil Sicilia, con un comizio, li chiuderà il segretario organizzativo nazionale della Uil, Emanuele Ronzoni.
“Non scioperiamo per pregiudizio nei confronti del governo ma per una diversa idea di Paese – spiega il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – le scelte dell’esecutivo vanno in direzione opposta“.
“Lavoratori e pensionati continuano a pagare il conto per tutti e si procede con passo spedito a destrutturare la sanità pubblica e tutte le infrastrutture sociali. Ora basta, subito risposte su salari, pensioni, politica industriale, Sud“.
“Rivoltare come un guanto il Paese“
“Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese. La rivolta sociale significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte davanti alle ingiustizie“. Così Landini, Cgil, a margine della manifestazione a Bologna per lo sciopero generale di Cgil e Uil.
“È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Le piazze non si precettano, abbiamo già dati di adesione altissima“. Sul diritto di sciopero, “c’è stato un tentativo di metterlo in discussione” e c’è “tentativo serio di svolta autoritaria“.
Lo sciopero generale
Uno stop di 8 ore che riguarda i lavoratori di tutti i settori, pubblico e privato, ad eccezione dei trasporti, con astensione dal lavoro di 4 ore dopo la precettazione del ministro Salvini e il conseguente scontro con i sindacati.
Salvo i servizi minimi essenziali, lo sciopero può fermare completamente fabbriche, scuole, sanità, poste, uffici pubblici, giustizia e negozi. Cortei e manifestazioni si sono diramati in tutto il Paese.