Sequestrata l’Arcaplast di Aci Sant’Antonio per bancarotta fraudolenta

Sequestrata l’Arcaplast di Aci Sant’Antonio per bancarotta fraudolenta

ACI SANT’ANTONIO – Sequestrata d’urgenza la società Arcaplast S.r.l. per frode ai danni dell’Erario.

Ad eseguire l’ordinanza, emessa dal Gip del tribunale locale, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania. La società, con sede legale ad Aci Sant’Antonio, comprende quote societarie, conti correnti e beni strumentali.

Sequestrata Arcaplast Aci Sant’Antonio

Le indagini si sono sviluppate attraverso acquisizioni documentali. Si tratta di testimonianza di persone informate sui fatti, tra cui il curatore fallimentare e il consulente contabile nominato, e attività di osservazione. Queste avrebbero permesso di delineare un sistema fraudolento volto a danneggiare i creditori, con particolare riferimento all’Erario.

L’inchiesta è stata avviata su delega della Procura della Repubblica di Catania. Il fine è quello di analizzare le cause del dissesto finanziario della società dichiarata fallita. Dai risultati è emersa una trama illecita che coinvolgerebbe Orazio Mattia Bella, pregiudicato noto per l’operazione “FENICE”.

La sua posizione apicale nella gestione della società fallita e il trasferimento delle risorse verso una nuova entità giuridica evidenzierebbero una volontà di proseguire attività illecite, aggravata dal contesto di criminalità organizzata.

Schema fraudolento e danni ai creditori

Lo schema fraudolento si sarebbe basato sulla sottrazione di beni e risorse della società fallita, trasferendoli a una nuova realtà aziendale a un prezzo simbolico. L’intento è quello di eludere obblighi patrimoniali e fiscali.

Questo trasferimento avrebbe riguardato l’intero patrimonio aziendale, includendo know-how, dipendenti, fornitori e clienti, permettendo alla “New Company” di continuare l’attività imprenditoriale senza gravarsi dei debiti della società originaria. La cessione, stimata in quasi 3 milioni di euro, avrebbe provocato un danno patrimoniale di circa 1,5 milioni di euro ai creditori, con l’Erario tra i principali danneggiati.

Il provvedimento

In virtù delle evidenze raccolte, la Procura della Repubblica di Catania ha disposto il sequestro preventivo dell’intero patrimonio aziendale della Arcaplast S.r.l., stimato in circa 400mila euro.