CATANIA – Francesco Puleio e Sebastiano Ardita, procuratori aggiunti di Catania, hanno rinunciato alla richiesta di sospensiva cautelare avanzata al Tar del Lazio contro la nomina di Francesco Curcio a procuratore del capoluogo etneo, deliberata dal Plenum del Csm lo scorso 17 luglio. L’udienza era fissata per oggi.
La situazione
Il presidente della Prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, ha assicurato tempi brevi per la trattazione collegiale e nel merito della richiesta, prevista tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2025. In quell’udienza si tratterà unitariamente anche lo stesso ricorso presentato da un altro procuratore aggiunto di Catania, Ignazio Fonzo.
Francesco Puleio, che nel frattempo è stato nominato procuratore a Ragusa, il 17 luglio scorso ha ottenuto dal Plenum del Csm 12 voti contro i 13 di Francesco Curcio, che non si è ancora insediato. Il procuratore di Potenza è risultato eletto con un voto di vantaggio e decisiva sarebbe stata l’assenza della consigliera Rosanna Natoli la cui preferenza sarebbe andata proprio al procuratore aggiunto etneo, ma che non ha votato dopo la denuncia del giudice Maria Fascetto Sivillo.
Il ricorso
Ma il tema centrale dei ricorsi al Tar del Lazio presentati dai tre procuratori aggiunti di Catania, riguarda principalmente la presunta mancanza di competenze da parte di Curcio, per il ruolo “conteso”. Infatti, ritengono che Curcio non avrebbe avuto i requisiti nemmeno per inoltrare la domanda. La sua posizione, secondo i procuratori, sarebbe dovuta già essere scartata in sede di Commissione, poiché il candidato a procuratore deve aver maturato quattro anni di esperienza in un ruolo direttivo.
Per il Csm la tempistica per Curcio scatta dal giorno del primo insediamento a Potenza, la cui nomina fu oggetto di un annullamento dei giudici amministrativi, mentre per i tre ricorrenti scatterebbe dalla seconda nomina del Plenum che servì a sanare i vizi rilevati nel procedimento. Lo scarto temporale è determinante nella valutazione delle tempistiche dei quattro anni richiesti.
I chiarimenti
Nonostante siano trascorsi oltre tre mesi dalla nomina, l’attuale procuratore di Potenza non si è ancora insediato nel suo nuovo ruolo a Catania, perché l’atto ufficiale non è stato ancora pubblicato sul ‘bollettone’ del Ministero della Giustizia. Un ritardo sul quale il procuratore Francesco Curcio ha chiesto chiarimenti inviando una lettere al presidente della V commissione del Csm e, per conoscenza, anche al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che del Consiglio superiore della magistratura è il presidente.
La prossima data utile per la pubblicazione è il 15 novembre e l’insediamento di Francesco Curcio a procuratore di Catania potrebbe avvenire nei giorni successivi.