ACIREALE – Ieri mattina il sindaco Roberto Barbagallo ha nominato Giuseppe Sardo nuovo presidente della Fondazione Carnevale di Acireale – Il più bel Carnevale di Sicilia.
“Giuseppe Sardo è la persona giusta per ricoprire questo incarico. È stato già amministratore, ed era assessore nella mia prima giunta; inoltre, è un operatore del mondo del turismo”, ha sottolineato il primo cittadino.
Un futuro promettente per il carnevale di Acireale
“La Fondazione del Carnevale ha bisogno di energia, dinamismo e competenza. È una scelta lungimirante per il nostro Carnevale, una manifestazione storica di grande rilevanza nel panorama regionale e nazionale, che necessita dell’input giusto per essere programmata e promossa”.
“A nome dell’Amministrazione cittadina, porgo a Giuseppe Sardo i migliori auguri e siamo certi che insieme riprenderemo un percorso virtuoso importante per il Carnevale e per Acireale. Un ultimo ringraziamento va doverosamente al presidente dimissionario Nando Ardita, per il grande lavoro svolto al servizio della Città”.
Nuove nomine
Il sindaco ha nominato anche il Consiglio di Amministrazione della Fondazione: Giuseppe Marino è un nuovo componente. Lavorerà accanto a Luciano Barbagallo, Rosario Cavallaro, Donata Cottone, Silvio Giarratana e Dario Liotta.
Il nuovo presidente della Fondazione del Carnevale, Giuseppe Sardo, incontrerà la stampa nei prossimi giorni. Da subito al lavoro per l’organizzazione del “Più Bel Carnevale di Sicilia 2025”, ha dichiarato: “Sarà un lavoro importante, che meriterà tanto impegno”.
Garantire una manifestazione di alto livello
“È un incarico che mi dà la grande responsabilità di portare avanti il progetto di crescita della manifestazione, sia sotto il profilo artistico sia sotto il profilo dello sviluppo turistico”.
“Puntiamo molto sulla pianificazione, per garantire una manifestazione di alto livello, avere una programmazione pluriennale che dia slancio a medio e lungo termine e consenta agli operatori del settore turistico di beneficiare dell’offerta della Città”, ha concluso Sardo.
