ALTAVILLA MILICIA – Emergono nuovi aggiornamenti sulla perizia psichiatrica di Giovanni Barreca, che di recente è uscito dal carcere perché giudicato “incapace di intendere e di volere”.
Risponderanno del massacro la figlia 17enne e la coppia di “amici” Sabrina Fino e Massimo Carandente.
Ecco perché Barreca è uscito dal carcere
Sulla perizia si legge che il pensiero del muratore di Altavilla “è apparso rigido, immaturo e tende alla semplificazione della realtà con cui il rapporto appare fragile, presenta affettività impoverita, tutte condizioni in grado di avere un rilievo nelle dinamiche relazionali disfunzionali“.
“Barreca ha ridotte risorse cognitive, testimoniate fin dall’infanzia (scarsa scolarizzazione e accidentato percorso di studi), ipocriticità e marcata suggestionabilità, difese inadeguate, tutte condizioni di fragilità su cui possono attecchire facilmente credenze patogene autoalimentare o fomentate da dinamiche gruppali”.
Il ruolo della coppia nella vita di Barreca
Secondo i periti, l’interazione dell’indagato con Sabrina Fina e Massimo Carandente avrebbe finito per “rafforzare e rinnovare dinamiche di dipendenza, esercitando un controllo completo sulla sua coscienza attraverso meccanismi di sudditanza patologica”.
Gli esperti continuano: “Sembra essersi formato un piccolo gruppo religioso in cui i due co-indagati potrebbero aver assunto, come riferito da Barreca, un ruolo dominante, al di fuori di contesti religiosi ufficiali consolidando la credenza che una presenza demoniaca avesse contaminato e ‘infettato’ la sua famiglia”.
Con queste parole Barreca ha descritto il rapporto instauratosi tra lui e la coppia: “Quello che dicevano, io facevo. Hanno compiuto miracoli e prodigi… ci hanno preso la mente, tutti e cinque”.