Catania, dalla fuga spericolata ai controlli in aeroporto: due denunce

Catania, dalla fuga spericolata ai controlli in aeroporto: due denunce

CATANIA –  Durante un controllo di routine nel centro storico di Adrano, gli agenti della Polizia di Stato si sono trovati coinvolti in un episodio di resistenza a pubblico ufficiale. Protagonista della vicenda è un giovane adranita di 19 anni, denunciato per aver tentato di investire gli agenti con un motociclo, durante un controllo

L’episodio è avvenuto in via Garibaldi, a pochi metri dalla piazza dell’Immacolata, dove i poliziotti avevano notato un motociclo in sosta con la targa visibilmente contraffatta. Dopo aver verificato i dati del veicolo, gli agenti hanno atteso a distanza l’arrivo del conducente.

Poco dopo, due giovani si sono avvicinati al mezzo; uno di loro, noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, è stato identificato come il figlio del proprietario del motociclo.

Alla richiesta di chiarimenti sulla targa, il ragazzo ha reagito inaspettatamente salendo sul mezzo e partendo a tutta velocità verso gli agenti, che hanno dovuto scansarsi per evitare l’impatto.

Una fuga tra i vicoli

Il giovane ha proseguito la sua fuga tra i vicoli del centro storico, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. Gli agenti, risaliti all’identità del fuggitivo, si sono recati presso la sua abitazione, dove il giovane è stato rintracciato e denunciato in stato di libertà.

Le violazioni del Codice della Strada contestate sono numerose: guida senza patente, assenza di copertura assicurativa, manomissione della targa e mancato rispetto dell’alt imposto dalle autorità. L’ammontare delle sanzioni complessive è di 7.354 euro, cifra provvisoria in attesa di ulteriori valutazioni da parte della Prefettura.

Il motociclo, posto sotto fermo e sequestro amministrativo per tre mesi, potrà essere dissequestrato solo dopo il pagamento delle sanzioni e la stipula di una polizza assicurativa RCA.

Controlli serrati in aeroporto

Nel frattempo, l’attività di controllo serrato non si è fermata agli episodi stradali. Gli agenti della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa hanno fermato due passeggeri in due episodi distinti, trovati in possesso di armi il cui trasporto è vietato dalla legge.

Nel primo caso, una donna catanese di 54 anni è stata fermata ai controlli di sicurezza prima dell’imbarco su un volo per Milano. La scansione ai raggi X del bagaglio ha rivelato la presenza di una baionetta di 30 centimetri, dotata di fodero e attacco per cintura.

Larma è stata immediatamente sequestrata, e la donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria per il reato di porto di armi o oggetti atti a offendere.

Tirapugni nel bagaglio

Poche ore dopo, gli agenti sono intervenuti nuovamente presso i controlli aeroportuali, dove è stato individuato un altro passeggero con un oggetto vietato.

Un uomo di 38 anni, originario di Siracusa e in procinto di imbarcarsi su un volo per Napoli, portava con sé un tirapugni. Anche in questo caso, l’arma è stata sequestrata e l’uomo denunciato.

Un anno di controlli

Negli ultimi dodici mesi, la Polizia di Frontiera ha intensificato i controlli e sequestrato decine di tirapugni e altri oggetti proibiti, garantendo la sicurezza degli scali e il rispetto della normativa vigente.