SICILIA – Diminiusce sempre più il divario tra Nord e Sud in tema di sanità. Dall’indagine dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) emergono dati sorprendenti per gli ospedali siciliani.
In primis, tra le 11 azienda ospedaliere d’eccellenza in Italia figura la Casa di Cura Orestano di Palermo.
E non è tutto: ben 3 ospedali siciliani si collocano tra i migliori centri per il trattamento delle fratura del femore: si tratta dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, l’ospedale Trigona di Noto e il Guzzardi di Vittoria.
Il direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan ha affermato che “il sistema sanitario si è lasciato alle spalle gli effetti della pandemia“.
L’esito della classifica
Il report Agenas ha valutato le prestazioni di nosocomi pubblici e privati nelle seguenti sette aree clincihe: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, osteomuscolare.
Ad aggiudicarsi il podio dell’eccellenza in tutte le 8 aree sono rispettivamente l’Humanitas di Milano (per il terzo anno consecutivo), l’ospedale di Ancona e l’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze (una sorpresa anche quest’ultima).
La situazione in Sicilia
Ritornando alla nostra regione, i 3 ospedali precedentemente citati si distinguono per avere garantito l’operazione per frattura del femore entro 48 ore ad almeno il 75% dei pazienti over 65 per tre anni consecutivi.
Non è finita qui: in tema di angioplastica coronarica con impianto di stent, figurano altri 4 nosocomi siciliani oltre il Giovanni di Dio di Agrigento: l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, il Barone Romeo a Patti, il Sant’Antonio Abate di Trapani e il Civico di Palermo. Questi hanno dimostrato un’alta performance, eseguendo l’intervento entro 90 minuti dall’arrivo in ospedale in almeno il 60% dei casi negli ultimi tre anni.
Schifani: “I risultati del rapporto di Agenas premiano gli sforzi della Regione”
“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal sistema sanitario siciliano”, ha affermato il governatore siciliano Renato Schifani”.
“Le evidenze del rapporto dell’Agenas testimoniano l’impegno e la determinazione con cui la nostra Regione ha lavorato per migliorare l’assistenza e per ridurre il divario storico con altre aree del Paese. Il balzo in avanti, sottolineato anche dal direttore generale Mantoan, è frutto di investimenti mirati e della dedizione del personale”.
“La Sicilia è impegnata a continuare su questa strada, consapevole che l’autonomia regionale è uno strumento prezioso per rispondere in modo efficace alle esigenze specifiche del nostro territorio. Tuttavia, come giustamente osservato da Agenas, questa prerogativa da sola non è sinonimo di efficienza“.
Schifani conclude: “Per questo, ci impegniamo a far sì che essa sia sempre accompagnata da una gestione responsabile e orientata ai risultati. A tutto il personale medico, infermieristico e amministrativo va il nostro ringraziamento per il contributo fondamentale nel raggiungimento di questi traguardi. Continueremo a lavorare per rafforzare la sanità siciliana, assicurando ai nostri cittadini un sistema sempre più efficiente”.