CATANIA – Emergono nuovi dettagli sui “retroscena” dell’aggressione avvenuta lo scorso 10 ottobre ai danni di due vigili urbani a Catania.
La custodia in carcere
Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i militari della compagnia carabinieri di Catania piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Catania, nei confronti dei due fratelli coinvolti: Lombardo Domenico Giuseppe, 37 anni, e Lombardo Lucio, 33 anni.
I due sono entrambi indiziati, allo stato degli atti ed in una fase procedurale che non ha ancora consentito l’instaurazione del contraddittorio con le difese, della commissione dei reati di estorsione e di atti persecutori.
La denuncia di due commercianti
Le indagini sono partite dopo la denuncia presentata nell’agosto 2022 dai titolari di due esercizi commerciali situati nel centro storico di Catania.
Le intimidazioni ai danni dei “vicini di negozio”
Le investigazioni, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e delegate al Nucleo Operativo e dalla Stazione carabinieri di Catania piazza Dante, hanno evidenziato come, nel tempo, i due indagati, titolari a loro volta di un esercizio commerciale limitrofo a quello delle vittime, avrebbero messo in atto una serie di atti di intimidazione, al fine di poter destinare lo spazio pubblico antistante a loro uso esclusivo a scapito delle parti offese, nonostante esse fossero titolari del permesso di occupare il suolo pubblico.
Una condotta violenta ripetuta nel tempo
Le indagini, sviluppate anche attraverso l’acquisizione di immagini di videosorveglianza e di documenti dei competenti uffici comunali, hanno consentito di accertare come gli episodi violenti, talvolta anche articolati con atti di violenza fisica, di danneggiamento o connotati da espressioni marcatamente minatorie, sarebbero stati non occasionali, bensì costanti e ripetuti nel tempo, con condotta perdurante fin dall’agosto 2022, fino a culminare nel noto episodio del 10 ottobre, conclusosi con l’arresto in flagranza dei due fratelli, per atti di violenza verso pubblici ufficiali della polizia locale.
La custodia in carcere a piazza Lanza
In considerazione della gravità del descritto quadro indiziario, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta dei pubblici ministeri titolari del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di entrambi gli indagati, i quali, dopo le formalità di rito, sono stati portati nel carcere di piazza Lanza.