Politica e malaffare, le truffe all’UE dei “pezzi grossi” di Trapani e Palermo

Politica e malaffare, le truffe all’UE dei “pezzi grossi” di Trapani e Palermo

MARSALA – Nella mattinata odierna, oltre 60 finanzieri del Comando Provinciale di Trapani hanno eseguito 14 misure cautelari personali emesse dai Tribunali di Marsala e Trapani, su richiesta della Procura Europea – sede di Palermo – e della Procura della Repubblica di Marsala. Le misure riguardano noti esponenti politici della provincia di Trapani che hanno ricoperto o ricoprono incarichi a livello comunale, regionale e, in un caso, nazionale.

In contemporanea, sono in corso numerose perquisizioni domiciliari e locali nelle province di Trapani e Palermo, volte a raccogliere ulteriori elementi probatori nell’ambito delle indagini.

Politica e malaffare

L’operazione si inserisce in un’attività investigativa complessa e articolata condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trapani, sotto la direzione della Procura Europea e della Procura di Marsala. Le indagini hanno permesso di portare alla luce una serie di reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione, riciclaggio e autoriciclaggio.

Principale organizzatore degli illeciti è un ex senatore e deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, nonché ex assessore della Regione Siciliana, supportato da altri soggetti, tra cui un dirigente del Movimento per l’Autonomia (M.P.A.) e del movimento V.I.A. (Valori, Impegno, Azione), un esponente di V.I.A. di Marsala, e un ex consigliere comunale di Cinisi (PA). Questi soggetti avrebbero agito per ampliare l’influenza del movimento politico V.I.A. sul territorio trapanese e regionale.

Gli indagati avrebbero sfruttato in modo illecito enti come CE.SI.FO.P. (Centro Siciliano per la formazione professionale), I.R.E.S. (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e l’Associazione Tai, ottenendo finanziamenti europei per oltre 8,7 milioni di euro destinati a progetti formativi e sociali. Parte di questi fondi, circa 800.000 euro, sarebbe stata utilizzata per spese personali e per sostenere il movimento politico V.I.A., mentre altri 2,5 milioni di euro erano in procinto di essere erogati. La Guardia di Finanza ha sequestrato circa 1 milione di euro, equivalenti alle somme indebitamente percepite o riciclate, e ha effettuato il sequestro preventivo dei restanti 8 milioni di euro.

Le indagini hanno rivelato che sei esponenti politici locali, alcuni attualmente in carica nei comuni di Marsala e Custonaci, e i loro familiari, avrebbero ottenuto o promesso posizioni lavorative e promozioni presso enti di formazione, in cambio del sostegno al movimento V.I.A..

Nel complesso, tra i 24 indagati figurano altri sei esponenti politici coinvolti, a vario titolo, in reati di truffa aggravata, malversazione e riciclaggio, con incarichi nei comuni di Marsala, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo ed Erice.

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Note

Si precisa che il provvedimento è stato emesso sulla base degli elementi raccolti durante la fase preliminare delle indagini, e che vale la presunzione di innocenza per gli indagati fino a eventuale condanna definitiva.