RAGUSA – Il Comune di Ragusa è il primo in Sicilia ad approvare l’istituzione del registro di genere e della carriera alias per i dipendenti comunali. Con 18 voti favorevoli su 18, dunque all’unanimità, il Consiglio comunale ha dato il via libera a una mozione che consente a cittadini e dipendenti che non si riconoscono nel genere di nascita di utilizzare un nome alias per documenti non ufficiali, come badge, tessere della biblioteca o credenziali di posta elettronica.
Registro di genere a Ragusa, iniziativa Pd accolta dal Consiglio
“La mozione era stata presentata lo scorso 26 luglio dai consiglieri PD Peppe Calabrese e Mario Chiavola, ed era stata sospesa per approfondirne i contenuti e perché il testo presentava delle lacune” ha spiegato l’assessore al Personale Catia Pasta. “Credo sia importante far comprendere di cosa si tratta: con la prossima istituzione di questi due strumenti, cittadini e dipendenti comunali che non si riconoscono nel genere di nascita potranno usufruire di un profilo temporaneo, con il nome da loro scelto (alias) anziché con quello anagrafico, per ottenere documenti di competenza comunale senza valore legale (es. abbonamento bus, tessera biblioteca, badge identificativo, credenziali di posta elettronica ecc..). Un modo – ha proseguito Pasta – per attenuare i pesanti disagi che si possono vivere in attesa che il lungo e complesso procedimento per la rettifica del genere sui documenti anagrafici sia compiuto”.
La logica dietro l’approvazione del registro di genere a Ragusa
“Da un punto di vista prettamente politico, sarebbe stato più semplice proporre la bocciatura della mozione Pd e poi, alla prima richiesta di un o una dipendente, limitarsi ad applicare la normativa già esistente. Sarebbe stato semplice, ma non sarebbe stato etico – ha sottolineato l’assessore alle Politiche per l’inclusione Elvira Adamo – Abbiamo invece deciso di lavorare per modificare la mozione del Pd e invitare l’intero Consiglio Comunale a farla sua”. Parallelamente, a livello regionale, la deputata del PD all’ARS, Ersilia Saverino, ha depositato nelle scorse ore un disegno di legge per estendere l’identità alias a tutta la Sicilia. Anche in questo caso la proposta prevede l’adozione di strumenti per il riconoscimento del genere di elezione, ma in ambiti di competenza regionale, garantendo l’accesso a servizi e documenti come badge e divise di lavoro adeguate al genere scelto. Mentre Palermo approccia la questione, Ragusa si è assicurata il primato regionale di introduzione delle due misure.