CATANIA – Avrebbe compiuto 20 anni il prossimo novembre, Matteo Urzì, il giovane morto oggi in un incidente stradale avvenuto lungo l’autostrada A18, tra gli svincoli di Fiumefreddo e Giardini Naxos.
Matteo viaggiava a bordo di un mezzo con mamma e papà. Si stavano recando, carichi di prodotti alimentari, alla fiera che si svolge ogni quindici giorni a Santa Teresa di Riva. Ma nel loro banco di lavoro non ci sono mai arrivati. Il loro posto, oggi, è rimasto vuoto. Avvolto dal silenzio e dai commenti dei colleghi ambulanti, increduli per questa tragedia.
L’incidente di oggi sulla A18
Chi guidava il mezzo su cui la famiglia Urzì si trovava ne avrebbe perso il controllo. Le cause sono ancora sconosciute. I tre si sono così ribaltati e poco dopo sono stati travolti da un furgone che sopraggiungeva e che non sarebbe riuscito a frenare in tempo.
Matteo è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Mamma e papà, invece, sono stati soccorsi dai tanti sanitari del 118 intervenuti, e trasportati d’urgenza all’ospedale San Vincenzo di Taormina, dove lottano per restare ancora in vita. Travolte dal dolore le due sorelle di Matteo, che adesso piangono loro fratello e pregano per i loro genitori.
La morte di Matteo e le preghiere per i genitori
La famiglia Urzì è residente a Piedimonte Etneo. Matteo era un ragazzone buono, generoso, solare e legato ai suoi affetti. Amava la musica e lo sport, praticava scherma storica specialità bastone e coltello siciliano.
Sui social è un fiume in piena di messaggi, ma ce n’è uno in particolare che non possiamo non riportare, perché, in fondo, racchiude il pensiero di tutti: “Tra le cose che una tragedia toglie, le parole“.