Crisi idrica a Caltanisetta, assente Schifani al consiglio comunale straordinario

Crisi idrica a Caltanisetta, assente Schifani al consiglio comunale straordinario

CALTANISSETTA – Il presidente della Regione Renato Schifani non si è presentato e mi piacerebbe chiedere allo stesso Schifani se ritiene rispettoso nei confronti dei cittadini nisseni non rispondere ad un invito per una problematica così importante come quella dell’emergenza idrica“.

Lo ha detto il consigliere comunale di opposizione Roberto Gambino in apertura del consiglio comunale di questa mattina, straordinario ed urgente, aperto alla cittadinanza, sulla crisi idrica che da settimane sta colpendo la città di Caltanissetta.

“Mancano i principali interlocutori”

Mancano i principali interlocutori ai quali avevamo necessità di porre le domande“, ha detto il consigliere comunale del Paritto Democratico Carlo Vagginelli.

Presenti i deputati regionali Michele Mancuso, di Forza Italia e Salvatore Scuvera, di Fratelli d’Italia, il senatore del Movimento 5 Stelle Piero Lorefice e il deputato del Partito Democratico Giuseppe Provenzano, in collegamento online.

Intanto sotto il palazzo comunale un centinaio di persone sta protestando proprio per l’assenza di acqua. I turni di distribuzione idrica a Caltanissetta hanno oltrepassato anche i 10 giorni e in alcune contrade continua a non arrivare l’acqua da oltre tre mesi.

“Non mi sento rappresentata da questo sindaco”

Tra i cittadini indignati per la situazione, ha voluto dire la sua Beatrice Giammuso, proprietaria di un albergo in città.

Non mi sento rappresentata da questo sindaco” – ha esordito l’imprenditrice, con un breve excursus di quanto accaduto alla sua attività in questi giorni.

Il 17 settembre mi accorgo che la capienza di acqua dei miei recipienti non è sufficiente. Il 19 chiedo a Caltaqua un’autobotte, mi prenotano per il 21 settembre. Acqua che non arriva. Io non ce la faccio. A quel punto chiamo il sindaco, il quale mi risponde che non ci può fare nulla perché non distribuisce acqua“.

Gli chiedo – aggiunge l’albergatrice – di farsi da portavoce con Caltaqua, ma questo non avviene. Poi richiamo il sindaco che non mi risponde. Ho 18 camere piene di ospiti che si devono lavare e quindi comincio a distribuire casse d’acqua ai clienti“.

Per fortuna il 22 mattina è arrivata l’acqua. Diversamente avrei dovuto dire ai miei ospiti di fare i bagagli e andare via. Ma l’acqua arriva con una pressione bassissima e non riesco a riempire i recipienti. Ebbene, ho dovuto pagare 10mili litri d’acqua 150 euro, senza fattura. Quindi esigo che il sindaco batta i pugni con Caltaqua per ricevere quello che per noi cittadini è un diritto“.