Al Maradona il Palermo esce sconfitto dentro e fuori dal campo: petardi e troppe tensioni tra ultras

Al Maradona il Palermo esce sconfitto dentro e fuori dal campo: petardi e troppe tensioni tra ultras

PALERMO – Si è perso dentro e fuori dal campo ieri sera al Maradona con gli spettatori che hanno assistito, oltre alla sonora sconfitta per 5-0 del Palermo contro il Napoli, anche ad un vero e proprio teatro di tensioni e atteggiamenti che non il calcio hanno poco a che fare.

Petardi, ritardo d’avvio nel secondo tempo e tanto, troppo astio tra gli ultras rosanero e quelli partenopei che hanno rischiato di sospendere e macchiare l’evento.

Petardi e fumogeni al Maradona

Sono bastati 45 minuti al derby delle sue Sicilie per degenerare in confusione e caos, con i circa 600 tifosi del Palermo che hanno cominciato a lanciare fumogeni e bombe carta verso la Curva B del Napoli, scatenando la risposta dei rivali.

Petardi che sono poi stati catapultati nelle zone della pista d’atletica, costringendo l’arbitro Collu a ritardare di 5 minuti l’avvio della seconda frazione, dato che i fumogeni avevano invaso il terreno di gioco.

Il richiamo dello speaker

A placare gli animi colmi di furore ci ha provato anche lo speaker del Maradona, invitando la sospensione del lancio di petardi per evitare conseguenze più gravi.

Le parole del Prefetto

I fatti accaduti sono stati qualificati come “episodi inqualificabili” dal prefetto di Napoli, Michele di Bari. Tuttavia, il prefetto ha sottolineato che “la prevenzione è presente e il piano coordinato di controllo del territorio sta dimostrando la sua crescente efficacia“.

 Fonte foto Facebook