Migliora la sanità in Sicilia grazie al Pnrr ma aumentano le patologie ad alto impatto

Migliora la sanità in Sicilia grazie al Pnrr ma aumentano le patologie ad alto impatto

SICILIA – Sono preoccupanti i dati sull’aumento delle patologie ad alto impatto in Sicilia. Tra queste, emergono malattie cardiovascolari, metaboliche e tumori.

Cosa emerge dai dati

Questa è la diretta conseguenza delle cattive abitudini della maggior parte degli abitanti della Sicilia. I dati parlano chiaro: il 52,5% dei siciliani non fa attività fisica regolare, il 21,6% fuma e appena il 10,1% segue una alimentazione corretta.

Decisamente migliore invece l’indicatore sul consumo di alcol a maggior rischio per la salute.

Ridurre l’impatto sull’organizzazione

I dati sono stati resi noti oggi durante il Forum Meridiano Sanità Sicilia, “La sanità in Sicilia. Riforma in atto e attuazione del Pnrr”, nella sala Piersanti Mattarella di Palazzo Reale.

Daniela Bianco, partner e responsabile area healthcare di The european house – Ambrosetti ha affermato: “Per rispondere alle sfide demografiche ed epidemiologiche e tener conto dei vincoli del contesto economico occorre un cambiamento del paradigma della sanità, da un modello reattivo a uno proattivo, fondato sulla prevenzione e sull’innovazione, agendo sui comportamenti dei cittadini sin dai primi anni di vita, in termini di interventi su abitudini e stili di vita e attraverso la promozione e l’adozione di tutti gli strumenti di immunizzazione e diagnosi precoce disponibili, a partire da vaccini e screening, è possibile non solo prevenire molte patologie ma anche ridurre l’impatto sull’organizzazione, a partire dalle ospedalizzazioni, e riequilibrare le risorse economiche allocate per la sanità per rendere il sistema più sostenibile. L’innovazione terapeutica e tecnologica fornisce un contributo fondamentale a questa trasformazione”.

Migliorati i servizi sanitari in Sicilia

Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute, ha spiegato che: “Attraverso i competenti dipartimenti, l’assessorato della Salute sta operando secondo due canali diversi e paralleli: da un lato l’attivazione delle strutture introdotte dalla legge (case di comunità, ospedali di comunità, Cot) e dall’altro la piena attivazione delle funzioni inerenti l’ottimizzazione dei servizi Sanitari Territoriali“.

“Il dipartimento Asoe ha pienamente attivato le linee di azione correlate all’azione del Pnrr implementando tutte le sub-misure inerenti la formazione sanitaria (corsi infezioni ospedaliere, borse aggiuntive, corsi manageriali) nonché tutte le linee operative che ricadono nella partecipazione attiva della Regione Sicilia nei progetti di internazionalizzazione e ricerca sanitaria”. 


A inizio settembre risultano completati i lavori di 50 centrali operative territoriali, avviati i lavori di 40 case della comunità e di 11 ospedali comunità. Entro fine ottobre, inoltre, si prevede di attivare altre 100 case e 43 ospedali.