SICILIA – Per la prima volta, a 54 anni dal devastante terremoto che colpì la Valle del Belìce nel 1968, agricoltori provenienti dalle province di Agrigento, Trapani e Palermo si sono uniti per dare vita al club degli agricoltori della Valle del Belìce.
Questo progetto ambizioso segna la prima esperienza di collaborazione su vasta scala nella regione, con l’obiettivo di rafforzare e migliorare la qualità e la sostenibilità delle produzioni agricole.
Obiettivi del club
Il club si propone di garantire una qualità uniforme delle produzioni agricole, fornendo assistenza scientifica e supporto tecnico per la cura dei terreni e delle coltivazioni.
Questo progetto punta non solo a migliorare le rese agricole, ma anche a preservare e valorizzare la rinomata cultivar Nocellara del Belìce, protagonista dei 10.158,8 ettari di uliveti della zona, destinata sia alla produzione di olive da mensa che di olio extravergine di oliva.
La cerimonia di presentazione
Questa mattina, presso le aziende agricole Asaro di Castelvetrano, si è tenuta la cerimonia di presentazione del consiglio direttivo del club, a un anno dall’annuncio dell’iniziativa avvenuto nella stessa località.
Alla cerimonia era presente anche Howard Schultz, fondatore di Starbucks, che lo scorso anno aveva già espresso il suo sostegno al progetto.
I protagonisti del club
Nunzio Calissene, 33 anni, originario di Partanna, è stato nominato presidente del club.
Al suo fianco, nel ruolo di vicepresidente, Adriano Parisi Asaro, un dentista con la passione per l’agricoltura, dimostrando come l’iniziativa unisca professionalità diverse ma accomunate da una visione condivisa per il futuro dell’agricoltura nella Valle del Belìce.
Un’iniziativa rivoluzionaria nel panorama agricolo
L’esperienza del club è considerata rivoluzionaria nel comparto agricolo siciliano, in quanto rappresenta un modello di collaborazione che abbraccia un vasto territorio: dei 30.155 ettari di terreni coltivati nella Valle del Belìce, oltre un terzo è destinato agli uliveti, simbolo della ricchezza agricola della regione.
Le parole di Asaro
“Le linee guida del Club si muovono tra un approccio culturale innovativo che ha bisogno di fiducia e tra ridare maggiore dignità all’agricoltore e al suo lavoro – spiega Parisi Asaro – Bisogna far capire lo spirito unitario e di collaborazione, abbandonando l’idea della competizione. Quindi consulenze a prezzi calmierati, supervisione agricola ed economica delle aziende, standard qualitativi uniformi per dare maggiore valore al prodotto“.