LAMPEDUSA – Domenica 15 settembre, nella splendida Piazza della Chiesa a Lampedusa, alle ore 21,30, come per magia le pagine della storia e della tradizione siciliana ritorneranno magicamente indietro a quel settembre 1978 quando le più importanti famiglie pupare siciliane diedero vita, su idea dell’allora direttore artistico Pino Correnti, all’ariostesca sfida dei tre paladini cristiani Orlando, Oliviero e Brandimarte contro i tre sovrani saraceni Gradasso, Agramante e Subrino.
A distanza di ben 46 anni l’evento epocale viene riproposto su idea di Giacomo Sferlazzo, in occasione dei festeggiamenti della Madonna di Porto Salvo per promuovere la pace e il dialogo dei popoli del Mediterraneo.
Delle quattro Compagnie allora protagoniste ovvero il cavaliere Antonino Mancuso e la sua famiglia da Palermo, la Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania, il Teatro Jonico di Antonio Lampognana da Siracusa e il Teatro lampedusano di Carmelo Maggiore insieme agli attori del Piccolo Teatro di Milano saranno presenti due compagnie di opranti palermitani ” l’Associazione Carlo Magno – Figli d’Arte Mancuso”, diretta da Enzo Mancuso, e la Compagnia Brandimarte di Lampedusa, diretta da Giacomo Sferlazzo, e da Catania La Marionettistica dei Fratelli Napoli diretta da Fiorenzo Napoli.
“L’episodio della sfida rappresentato insieme da pupari di tradizioni diverse voluta dall’idea vincente di Pino Correnti – spiega Fiorenzo Napoli – ieri come oggi vuole tracciare partendo proprio da Lampedusa, crocevia di genti e culture del Mediterraneo, non il segno di un contrasto insanabile fra le religioni, ma la condanna della stupidità di ogni guerra e la necessità di un abbraccio accogliente“.
“Molti dei Maestri di allora non ci sono più – come ha ricordato Fiorenzo Napoli, che in quell’occasione vide il padre Natale cadere per un’ischemia cardiaca causata dallo sforzo di maneggiare i pupi giganti sul palco – ma guarderanno compiaciuti dagli eterni pascoli del cielo i loro eredi pronti a diffondere attraverso l’arte puparesca un messaggio di giustizia, pace e confronto in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo”.
Introdurrà lo spettacolo il professore Giovanni Fragapane, il quale descriverà il rapporto tra Lampedusa e Ariosto, messo in scena non a caso durante le celebrazioni della Madonna di Porto Salvo dove nei diversi secoli cristiani e musulmani pregarono insieme davanti l’immagine della Madonna di Lampedusa, in quel santuario/grotta di Cala Madonna dove una lampada ad olio era sempre accesa e alimentata dai fedeli delle due religioni.