LAMPEDUSA – C’è un paraplegico tra i migranti sopravvissuti al naufragio di un barcone che si è ribaltato due giorni fa in acque territoriali italiane.
I superstiti, che hanno raccontato di essere partiti in 28 da Sabratha (Libia), sono stati soccorsi e portati all’hotspot di Lampedusa, dove hanno ricevuto le cure necessarie. Si contano al momento 21 dispersi.
“Ha visto la morte con gli occhi, ma si è salvato“
Ha più di 50 anni il naufrago disabile che, come racconta Francesco D’Arca, il dirigente medico del poliambulatorio di Lampedusa, “è riuscito a galleggiare e a nuotare e poi è stato issato sullo scafo dagli altri compagni di viaggio. Ha visto, come tutti gli altri, la morte con gli occhi, ma si è salvato“.
“Erano tutti, un paio in particolar modo, in stato confusionale dovuto allo choc per essere rimasti per così tanto tempo in acqua e in balia del nulla“, aggiunge D’Arca.
Presenti anche bambini
Tra i migranti coinvolti nel naufragio, per la maggior parte uomini di mezza età, c’erano anche tre bambini – ora dispersi – di 5, 7 e 10 anni.
“Il primo – continua il dirigente medico – era col papà. I due più grandi, invece, erano non accompagnati, quindi affidati ad amici o conoscenti. Sono dispersi anche loro“.
Ricerche in corso
Sono ancora in corso le ricerche dei 21 dispersi. È stato impiegato un aereo messo a disposizione da Frontex, insieme alle motovedette della Guardia Costiera.