Pisa-Palermo, rosanero senza cuore e senza gioco

Pisa-Palermo, rosanero senza cuore e senza gioco

PALERMO – È arrivata la seconda sconfitta consecutiva per il Palermo alla seconda partita di campionato, un inizio di stagione che nessuno avrebbe potuto prevedere così sconfortante e preoccupante. Se a Brescia la disfatta era avvenuta negli ultimi minuti, ieri sera il Palermo ha ceduto già al 4° minuto, quando un errore di Nedelcearu ha permesso a Desplanches di segnare su un maldestro rinvio di un cross proveniente dalla destra.

Da quel momento in poi, a parte un colpo di testa di Brunori respinto da Semper, il Palermo si è spento: nessuna reazione, nessuna manovra significativa, solo un monotono e sterile possesso palla a centrocampo, costellato da innumerevoli e imbarazzanti errori. Il secondo gol del Pisa, segnato da Bonfanti al 21° minuto della ripresa con un’azione che ha colto impreparata la difesa rosanero, ha definitivamente chiuso la partita.

Le scelte di Dionisi rispetto alla partita contro il Brescia, con Pierozzi dal primo minuto al posto di Lund e Saric al posto di Gomes, non hanno prodotto i risultati sperati. Non si può nemmeno parlare di un’involuzione del gioco, perché di fatto non c’è stato gioco: nessuna pressione offensiva, nessuna palla giocabile per Brunori, e una difesa instabile, sempre in difficoltà contro le incursioni avversarie, incapace di competere anche in velocità con i nerazzurri.

Nemmeno le sostituzioni durante il match hanno portato benefici: Vasic è entrato a inizio ripresa al posto di un inesistente Insigne, Peda al 59° per l’infortunato Nedelcearu, e al 78° Gomes e Henry hanno sostituito rispettivamente Saric e Di Francesco, senza però cambiare l’inerzia della partita.

E adesso? Se non si interviene nell’ultima settimana di mercato, non solo le ambizioni iniziali dovranno essere ridimensionate, ma il rischio concreto di una retrocessione non sarà da escludere.

Martedì si tornerà subito in campo per la terza partita, ancora in trasferta contro la Cremonese. Dionisi dovrà dare una scossa alla squadra, perché perdere può capitare, ma non lottare è inaccettabile!