CATANIA – Esordio tra poco più di 24 ore in campionato per il Catania targato Mimmo Toscano. L’allenatore ha risposto alle domande poste dalla stampa tra mercato e sfida contro il Sorrento.
Le parole di Domenico Toscano
“Molte cose sono cambiate- In questo momento dobbiamo concentrarci sul Sorrento. Le questioni esterne non sono di mia competenza. Ora la priorità è preparare al meglio la squadra. Questa nuova avventura ha inizio, e nel calcio ci sono molte variabili. Il mercato? Non è un mio compito. Il direttore Faggiano sta lavorando per creare una squadra migliore rispetto a quella dell’anno scorso. Puntiamo a crescere settimana dopo settimana. Finora abbiamo disputato solo una partita di Coppa Italia contro il Crotone. Il nuovo Catania dovrà essere un mix di coraggio, idee chiare e possedere spirito, identità e coesione. Ci sono delle dinamiche e dei limiti che stiamo rispettando, e cercherò di schierare la formazione migliore possibile”.
“Non mi aspettavo una situazione simile”
“Cambiamenti nel progetto tecnico? Non mi aspettavo una situazione simile, è naturale. Si è scelto di cambiare molto rispetto alla scorsa stagione. Stiamo cercando giocatori funzionali. Siamo ancora carenti in alcuni reparti. C’è un impegno collettivo per completare l’organico. Vogliamo costruire una squadra competitiva. La sensazione è positiva, la squadra lavora con dedizione, e contro il Crotone abbiamo giocato bene, con la giusta mentalità. Dal punto di vista atletico, abbiamo disputato una grande partita. Sul piano qualitativo e tecnico c’è ancora margine di miglioramento, ma ci stiamo lavorando. Dobbiamo essere bravi ad accelerare questo processo di crescita”.
Sul mercato
“Non so se Bouah e Castellini verranno ceduti, sono dinamiche di mercato su cui preferisco stare fuori. Hanno qualità e bisogna cogliere le possibilità sia in entrata che in uscita. Ragazzi della Primavera? Si allenano con noi e stanno crescendo. Hanno capito che io non guardo la carta d’identità o altro. Chi ha voglia di mettersi in gioco per me gioca. Le formazioni non le fanno gli allenatori ma i calciatori”.