Stabilimento balneare abusivo nel Trapanese, scatta la denuncia

Stabilimento balneare abusivo nel Trapanese, scatta la denuncia

CUSTONACI – I militari della Guardia Costiera di Trapani hanno sequestrato 13 postazioni complete con attrezzature da spiaggia sul litorale di Custonaci.

In questo modo è stata ripristinata la libera fruizione di oltre 360 metri quadrati di spiaggia.

Stabilimento balneare abusivo

Finito il periodo di Ferragosto, continuano, senza sosta, i controlli sul litorale del compartimento marittimo di trapani da parte dei militari della Capitaneria di Porto che, a seguito di numerosi e periodici accertamenti ed appostamenti in incognito, questa mattina hanno colto sul fatto un concessionario operante nel comune di Custonaci, mentre posizionava abusivamente sull’arenile numerose attrezzature da spiaggia in assenza dei clienti a cui dovevano essere noleggiate, creando, di fatto, uno stabilimento balneare abusivo vicino alla riva del mare.

La denuncia

I militari hanno pertanto sequestrato pedane porta ombrelloni, lettini, tavoli e sdraio, tutte già collocate sulla spiaggia prima dell’arrivo dei clienti e degli avventori che le avrebbero potute noleggiare mentre il concessionario è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria per occupazione abusiva di area demaniale marittima.

I controlli della Guardia Costiera

Tale comportamento scorretto ed illecito, che viola non solo le normative di settore ma crea anche distorsioni per la leale concorrenza tra titolari e gestori di aree in concessione sulla spiaggia, nel corso della corrente stagione balneare è stato militari della Guardia Costiera di Trapani da parte dei militari della guardia costiera, in modo da ristabilire la libera fruibilità e tutelare la regolare attività di tutti coloro che pagano i canoni alla regione siciliana per le aree occupate.

L’attività svolta questa mattina nel comune di Custonaci s’inserisce in una più ampia e congiunta operazione di controllo della costa, programmata in collaborazione con la Questura e la guardia di finanza, che nei giorni precedenti avevano già operato in zona per le rispettive competenze istituzionali, in modo da ispezionare, in maniera completa e dettagliata, tutti gli aspetti collegati alle attività commerciali esercitate da privati sul territorio.