Catania canta e si emoziona con i Pooh

Catania canta e si emoziona con i Pooh

CATANIA – Assistere, o partecipare attivamente cantando a squarciagola, a un concerto dei Pooh la band più rappresentativa della musica italiana significa vivere un viaggio lungo oltre 5 decenni fatto di emozioni, amore ed amicizia.

Le due tappe catanesi del tour “Amici X Sempre 2024”, sold out in entrambi i giorni di programmazione, nello scenario della Villa Bellini, per la rassegna “Sotto il Vulcano Fest”, sono intrise di pura magia e poesia.

È davvero riduttivo definire l’esibizione dal vivo dei Pooh semplicemente un concerto ma è un vero show musicale dal respiro internazionale, capace di arrivare diritto al cuore della gente con la precisa consapevolezza da ben 58 anni di vestire di musica e sentimento il nostro quotidiano.

Chi ha partecipato almeno una volta ad un concerto dei Pooh, sa bene, che oltre al perfetto spettacolo sul palco ricco di
straordinari effetti speciali, giochi pirotecnici, laser, scenografie all’avanguardia può osservare l’esplosione d’amore e vitalità del grande popolo dei Pooh che applaude, ama ed osanna Roby, Dodi, Red e Riccardo con quell’affetto e quell’amore che non si è mai affievolito nel corso degli anni.

Un vero dialogo di sentimenti tra i Pooh e la città di Catania, la quale sin dalle prime note di “Amici per sempre”, brano d’apertura del concerto, ha inondato d’amore i Pooh “colpevoli” di un successo senza eguali per aver saputo raccontare la vita con le sue molteplici sfaccettature.

La grinta sfoderata sul palco da quei ragazzi, oggi uomini, che dal lontano 28 gennaio 1966 hanno dato vita ai propri sogni, dopo lo stop alle scene per festeggiare degnamente il traguardo dei 50 anni, non lascia intravedere nessun cedimento o stanchezza una qualità apprezzata anche per chi in realtà non è stato un grande appassionato della musica dei Pooh.

Uno spettacolo coinvolgente, vero e perfetto in ogni suo aspetto che conferma come gli acuti immortali di Roby Facchinetti, gli assoli alla chitarra di Dodi Battaglia, gli zompettamenti e l’empatia di Red Canzian, l’umiltà di Riccardo Fogli rientrato in punta di piedi dopo il suo addio nel 1972 insieme all’indimenticato ricordo di Stefano D’Orazio, reso ancora più struggente con la proiezione sul finale dell’iconica “Dimmi di sì“, sono più vivi che mai nel cuore di uomini e donne di tutte le età, perché nessuno potrà mai fermare la musica.