In un’epoca in cui la criminalità organizzata rappresenta una minaccia crescente per la società europea, il progetto ‘Operation Zero Crime: Empowering Youth for a Safer Europe’, svolto a Palermo dal 3 al 13 maggio, emerge come una delle iniziative più significative nel campo della prevenzione e della sensibilizzazione tra i giovani.
Coordinato dall’organizzazione italiana Youth Ratoons e finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, questo progetto si è avvalso della collaborazione di partner internazionali provenienti da Spagna, Romania, Polonia, Germania e Turchia. L’obiettivo è stato chiaro sin dall’inizio: rafforzare la consapevolezza e il ruolo dei giovani nella lotta contro la criminalità organizzata.
Obiettivi del Progetto: Educare per combattere
Il progetto ha preso forma a partire da un’analisi accurata della situazione europea, che ha rivelato come la criminalità organizzata non solo persista, ma si evolva e si adatti, penetrando nella vita quotidiana dei cittadini. Questo fenomeno spesso sfugge alla percezione immediata, grazie anche alla distorsione operata dai media e alla diffusione di stereotipi. Pertanto, ‘Operation Zero Crime‘ si è proposto di:
- Incrementare la consapevolezza dei giovani europei riguardo alle diverse modalità con cui la criminalità organizzata si manifesta e si diffonde nel contesto sociale.
- Sfidare e correggere le false percezioni diffuse dai media, fornendo una comprensione più approfondita e accurata del fenomeno.
- Incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani nella vita civile, insegnando loro a identificare e contrastare le attività criminali nel rispetto della legge e delle istituzioni.
Le attività del progetto: coinvolgimento e azione
Il cuore di ‘Operation Zero Crime’ è stato rappresentato dalle numerose attività formative e pratiche organizzate durante il progetto, mirate non solo a istruire, ma anche a coinvolgere attivamente i partecipanti. Questi giovani, provenienti da sei diversi Paesi, hanno partecipato a una serie di esperienze formative strutturate su vari livelli:
– Workshops educativi: Questi laboratori sono stati progettati per fornire una solida base teorica sulla criminalità organizzata, esplorando temi come il traffico di droga, il riciclaggio di denaro e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni.
– Giochi di ruolo e simulazioni: Utilizzando tecniche di educazione non formale, i partecipanti sono stati coinvolti in giochi di ruolo e simulazioni, che hanno permesso loro di mettere in pratica le conoscenze acquisite, sperimentando direttamente le sfide legate al contrasto della criminalità.
– Incontri con familiari delle vittime di mafia e visite a luoghi simbolo: Momenti toccanti e significativi hanno visto i giovani partecipanti interagire con familiari di vittime della mafia, oltre a visitare organizzazioni antimafia e luoghi simbolici della lotta contro la criminalità organizzata. Questi incontri hanno avuto un forte impatto emotivo, rafforzando la determinazione dei partecipanti a contribuire attivamente alla causa.
– Creazione di materiali di sensibilizzazione: durante il progetto, i partecipanti hanno prodotto vari materiali informativi, tra cui due video-spot e una brochure, destinati a sensibilizzare la popolazione giovanile europea. Questi materiali, visibili di seguito, sono stati distribuiti nelle università e nelle comunità locali di Palermo, Madrid, Berlino, Bucharest, Ankara e Potasze, ampliando l’impatto del progetto oltre i partecipanti diretti.
Come ogni progetto Erasmus, non è mancato lo spazio per le attività puramente interculturali e pensate per favorire un naturale scambio tra giovani di diverse nazionalità che si sono ritrovati, per dieci giorni, a vivere un’esperienza in cui sono venuti meno i confini nazionali, per elevarsi a un ambiente comunitario. Tale esperienza, a prescindere dal tema che il progetto affronta, aiuta i partecipanti a uscire dalla propria comfort zone, migliorare le loro abilità linguistiche e sviluppare un profondo senso di appartenenza e comprensione reciproca, esplorando e apprezzando le diverse culture, tradizioni e storie personali, arricchendo il loro percorso di crescita personale e collettiva.L’immersione in un ambiente così variegato ha anche stimolato i partecipanti a riflettere sulle loro identità e sulle loro percezioni degli altri. Durante il progetto, si sono tenuti workshop e discussioni che hanno incentivato la condivisione di esperienze e la negoziazione di differenti punti di vista, elementi fondamentali per costruire una comunità più inclusiva e tollerante.
Il progetto si è svolto presso i locali dell’ EPYC (European Palermo Youth Center), unico European Youth Center in Italia, nato nel 2023 su iniziativa dell’Associazione The Factory e di una rete informale di enti, tra i quali la Cgil, Arci, Arcigay, Udu, Rete degli Studenti Medi e Legambiente. Si tratta di un hub di aggregazione giovanile dedicato all’emancipazione sociale ed economica dei ragazzi e delle ragazze. Il centro sorge in un ex convento di clausura con orfanotrofio femminile. La struttura ha spazi per lo studio e il lavoro da remoto, sportelli di utilità sociale, corsi di formazione, attività legate alla musica, alle arti, all’ambiente, all’infanzia e al benessere psicofisico, un bar e una cucina e attrae giovani non soltanto palermitani ma da tutto il mondo, ciò ha reso l’esperienza dei partecipanti uno scambio nello scambio perchè, una volta concluse le attività del progetto, oltre a socializzare tra loro, hanno avuto l’occasione di potersi confrontare anche con la comunità locale e altri giovani internazionali presenti al EPYC. Ciò ha permesso un arricchimento culturale ancora più ampio e profondo, dando ai partecipanti l’opportunità di applicare e testare le loro nuove competenze comunicative e sociali in un contesto reale e dinamico.
Impatto e risultati: verso una generazione più consapevole
Uno degli aspetti più rilevanti di ‘Operation ZeroCrime’ è stato l’impatto profondo che ha avuto sui 32 partecipanti, tutti giovani tra i 18 e i 30 anni. Attraverso un percorso di apprendimento intenso e interattivo, questi giovani hanno acquisito competenze critiche che li renderanno protagonisti nella lotta contro la criminalità organizzata.
In particolare i partecipanti hanno imparato a riconoscere i segni della presenza della criminalità organizzata nelle loro comunità e a valutare criticamente le informazioni provenienti dai media.
Il progetto ha inoltre migliorato le loro capacità di comunicazione, in particolare nella diffusione di messaggi di sensibilizzazione attraverso strumenti multimediali.
A ogni partecipante del progetto è stato rilasciato un certificato Youthpass, uno strumento dell’Erasmus+ che riconosce e certifica le competenze acquisite durante l’esperienza, valorizzando il percorso di apprendimento non formale dei giovani.
Il progetto ha anche avuto un effetto moltiplicatore significativo, poiché i partecipanti hanno iniziato a condividere le loro esperienze e conoscenze nelle rispettive comunità. Inoltre, l’utilizzo dei materiali digitali ha permesso di raggiungere un pubblico più ampio.
In conclusione ‘Operation ZeroCrime’ si distingue come un modello virtuoso di cooperazione europea, in cui l’impegno congiunto di organizzazioni e giovani di diversi paesi ha dato vita a un movimento consapevole e proattivo contro la criminalità organizzata. La determinazione e l’entusiasmo mostrati dai partecipanti rappresentano una speranza concreta per il futuro, dimostrando che con la giusta formazione e il giusto supporto, i giovani possono fare la differenza nella costruzione di un mondo migliore.