SICILIA – In seguito alla diffusione della notizia di una lettera inviata dagli uffici dell’assessorato all’Economia che avrebbe messo un freno alla trasformazione di Ast in società in house providing, per mancanza di documenti, arriva la risposta del sindacato Faisa Cisal.
La nota di Faisa Cisal
“Quella dell’AST pare sia diventata una storia infinita, al limite del ridicolo, le cose si complicano e tutti i nodi sono arrivati al pettine.
Colpa dell’incuranza da parte di alcuni Dirigenti che non sono stati capaci di gestire l’iter procedurale per la trasformazione in house? Oppure, c’è qualcos’altro ancora che deve venir fuori?
Conoscendo la scrupolosità professionale della Responsabile dell’Ufficio speciale per la gestione e liquidazione delle Società a partecipazione pubblica della Regione alla quale compete l’esame della relativa pratica, vista la consistenza dei rilievi mossi dalla stessa Dirigente, come sindacato, temiamo che difficilmente il percorso di trasformazione potrà concretizzarsi nel più breve tempo possibile.
Purtroppo, si sono imbarcati nell’avventura della trasformazione Societaria in house providing senza saperla governare, quando potevano evitarla, considerato che in forza della normativa vigente, potevano assegnare qualsiasi tipo di servizio, senza gara, alla propria Partecipata anche come Società di TPL.
Sostanzialmente, hanno continuato a fare quello che sanno fare meglio, cioè complicare le cose semplici a discapito della continuità aziendale e della tenuta dei livelli occupazionali“.
Si attende il confronto in sede tecnica
Faisa Cisal Sicilia, peraltro, “aspetta ancora il confronto in sede tecnica con l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, sia sul Piano Industriale che sui Servizi di trasporto che rimarranno ad AST“.