Crisi idrica, agricoltura ragusana “salva” fino ad agosto: torna l’acqua dalla Diga Ragoleto

Crisi idrica, agricoltura ragusana “salva” fino ad agosto: torna l’acqua dalla Diga Ragoleto

RAGUSA – Dopo la tensione arriva l’accordo per permettere agli agricoltori della provincia di Ragusa di riattingere acqua dalla Diga Ragoleto. Il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, aveva lasciato la riunione organizzata con Assessorato regionale all’Agricoltura, Autorità di Bacino Idrico regionale, Bioraffineria Eni di Gela e Consorzio di Bonifica 8, nel momento in cui Luca Pardo, vicedirettore della bioraffineria, ha comunicato che non sarebbe stata autorizzata altra acqua per il mese di agosto per gli agricoltori ragusani.

Incontro teso per la crisi idrica

Ad incontro chiuso, a sanare la rottura è stata solo la comunicazione ufficiale della firma di un’ordinanza da parte del dirigente generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura e commissario delegato all’emergenza idrica, Dario Caltabellotta, che nelle prossime ore autorizzerà il conferimento di 9 mila metri cubi d’acqua al giorno per il mese di agosto dalla Diga Dirillo-Ragoleto per Ragusa. “Confermeremo i nove mila metri cubi al giorno che fino ad oggi sono stati prelevati giornalmente dal Consorzio di bonifica 8 – ha dichiarato Caltabellotta -. Questo permetterà l’irrigazione di soccorso per evitare il tracollo economico del settore”. Da lì il plauso del prefetto Ranieri che non aveva gradito la risposta del vicedirettore della Bioraffineria Pardo. Eni però è gestore dell’impianto grazie ad un accordo firmato negli anni Sessanta.

Acqua per l’agricoltura per agosto (e settembre)

L’ordinanza che sarà firmata dal dirigente regionale e commissario delegato Caltabellotta riporterà l’acqua al settore agricolo e zootecnico almeno fino ad agosto e con un’opzione per una nuova firma per il mese di settembre. Sulla Diga Ragoleto si potrebbe verificare l’annunciato travaso dei pesci, il cui stato di salute sarà monitorato da Siciliacque. Toccherà poi ad Eni, come spiegato dal segretario generale dell’Autorità di Bacino regionale Leonardo Santoro, attivare lo svuotamento controllato dei volumi per comunicarli poi al Consorzio di Ragusa. “Siamo riusciti attraverso azioni mirate, come il monitoraggio di Siciliacque, sulla quota di riserva per la fauna ittica al fine di salvaguardare la potabilità idrica, a trovare una soluzione con l’ordinanza che verrà firmata nelle prossime ore dal dottore Caltabellotta – ha annunciato il prefetto Giuseppe Ranieri – garantendo la sopravvivenza del settore agricolo ragusano“.

Il monitoraggio della fauna nella Diga Ragoleto è essenziale per evitare che la riduzione dei volumi e il riscaldamento dell’acqua causino la morte dei pesci, che potrebbe inquinare l’acqua rendendola inutilizzabile anche per uso potabile.