Celebrare i legami affettivi in tutto il mondo: questo l’obiettivo della Giornata mondiale dell’amicizia che si celebra il 30 luglio di ogni anno.
Quando è stata istituita e perché
È stata proclamata nel 2011 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che nel documento definisce l’amicizia come “sentimento nobile e prezioso nella vita degli esseri umani in tutto il mondo“.
Un “viaggio” attraverso la letteratura
Da sempre l’amicizia è anche oggetto di riflessione nella letteratura, a partire da Cicerone, passando per Giovanni Verga, per arrivare ad Antoine de Saint-Exupéry, autore del noto Il piccolo principe.
L’amicizia per Cicerone
“Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi“, scrisse Cicerone nel suo De Amicitia, il dialogo filosofico risalente al 44 a.C.
La citazione del celebre scrittore e oratore romano sottolinea come, al contrario di come a volte erroneamente si pensa, la formazione di un legame tra due persone non implica una rinuncia alla propria libertà, ma anzi un rafforzamento della stessa. In fondo avere un amico significa proprio sentirsi liberi di essere se stessi, senza doversi privare di mostrare i propri lati più intimi e nascosti.
Rosso Malpelo
La novella Rosso Malpelo di Giovanni Verga, tratta da Vita nei campi, affronta il tema attraverso il rapporto che il protagonista instaura con Ranocchio. Proprio nei confronti di quest’ultimo si iniziano a intravedere nel corso della narrazione dei segnali di apprensione da parte di Malpelo che, seppur a modo suo, riuscirà a dimostrare di provare affetto verso il prossimo.
Il piccolo principe come emblema dell’amicizia
Una delle opere del Novecento che meglio spiega il concetto di amicizia è Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, che affronta il tema parlando di addomesticamento nel rapporto tra il protagonista e la volpe: “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica“.
L’amicizia nella musica
Oltre ad aver lasciato un segno nell’ambito letterario, il tema dell’amicizia è stato più volte preso in considerazione anche nel panorama musicale.
“Perché mi tiene ancor più caldo di un pullover di lana, a volte è meglio di una bella sottana, un caro amico in più“, canta Riccardo Cocciante in Un nuovo amico.
“Ci vorrebbe un amico“, dice invece Antonello Venditti riferendosi alla necessità di avere accanto una persona fidata, una spalla su cui piangere nei momenti dolorosi, come quello di una rottura amorosa.
Alla lista di cantautori che hanno scelto di dare spazio all’amicizia nei loro testi si aggiungono i Pooh che, anche per il rapporto che li lega, cantano in uno dei loro successi più famosi “si può essere amici per sempre“. Sottolineano così che i veri amici resistono a tutto, ai conflitti, alle divergenze e al passare del tempo.
“Gli amici ci riaprono gli occhi
Ci capiscono meglio di noi
E ti metton davanti agli specchi
Anche quando non vuoi“
– “Amici Per Sempre”, Pooh