Strage di Altavilla Milicia, disposta perizia psichiatrica su Giovanni Barreca

Strage di Altavilla Milicia, disposta perizia psichiatrica su Giovanni Barreca

PALERMO – La Procura di Termini Imerese ha richiesto al G.I.P. un incidente probatorio per valutare le condizioni di Giovanni Barreca, accusato insieme alla figlia, Sabrina Fina e Massimo Carandente, di aver ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuele nella loro villetta ad Altavilla Milicia durante un rito di liberazione dal demonio.

La perizia psichiatrica su Giovanni Barreca

Sarà necessaria una perizia psichiatrica per stabilire se Barreca, al momento degli omicidi, fosse incapace di intendere e di volere, se sia in grado di partecipare consapevolmente al dibattimento e se costituisca un pericolo sociale.

La strage di Altavilla Milicia

Le indagini continuano per ricostruire il triplice omicidio avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 febbraio ad Altavilla Milicia.

Secondo l’accusa, Giovanni Barreca, un operaio di 54 anni, avrebbe ucciso moglie e figli con l’aiuto della figlia diciassettenne e di una coppia, Sabrina Fina e Massimo Carandente, frequentatori di una comunità di fanatici religiosi. Antonella Salamone e i due figli sarebbero stati uccisi durante un presunto esorcismo, un rito per “liberarli dal demonio”. È stato lo stesso Barreca, nella notte tra il 10 e l’11 febbraio, a chiamare i carabinieri e raccontare quanto accaduto.

Il ruolo di Sabrina e Massimo

Dalle sue dichiarazioni, gli investigatori sono risaliti a Sabrina Fina e Massimo Carandente. I due si professano innocenti, affermando di non aver partecipato alle violenze e agli omicidi, sostenendo di essere stati nella villa su richiesta di Barreca solo per pregare, e di aver lasciato Altavilla Milicia prima della strage.

I carabinieri stanno esaminando le chiamate e le chat degli arrestati per verificare se altre persone fossero a conoscenza del rito e delle violenze.

In foto Giovanni Barreca