Catania sommersa dalla cenere, la Cidec chiede lo stato di calamità e lo slittamento dei pagamenti

Catania sommersa dalla cenere, la Cidec chiede lo stato di calamità e lo slittamento dei pagamenti

CATANIA – Piove ancora cenere sulla città di Catania e continuano a piovere anche le polemiche sulla mancanza di un effettivo piano comunale sull’emergenza Etna. Riguardo il disagio, la Cidec ha chiesto, con una nota, lo slittamento dei pagamenti relativi di luglio 2024 e contestualmente rimborso di oneri e costi per tutti gli utenti e imprese coinvolti in questo fenomeno.

“Preoccupati per il futuro”

Siamo preoccupati per il futuro – così inizia la nota del segretario confederale della Cidec, Lorenzo Costanzo che afferma – una estate resa difficile oltre che dalla cenere vulcanica e dai ritardi nella raccolta, anche da tante altre problematiche collegate“.

“Per questo ci vediamo costretti, come associazione di categoria a tutelare le imprese e cittadini della città nei migliori modi possibili – continua Costanzo – sono molte le imprese colpite, a cominciare da quelle del turismo con voli cancellati e migliaia di turisti incerti e confusi; non è di meno in centro con i negozi che vedono un totale collasso dei saldi visto la poco affluenza di clienti. Lo stesso discorso vale per i mercati storici“.

“Mancanza di un piano strategico”

Ma principalmente vediamo che ancora una volta non c’è una programmazione, una cabina di regia unica, la mancanza di un “piano strategico” per una emergenza che emergenza non è perché l’Etna ciclicamente erutta cenere da qualche millennio, e sorprende che i comuni delle sue pendici non abbiano previsto un piano comune di “intervento solidale” (che prevede la collaborazione anche dei comuni al momento non interessati) per uscire rapidamente dalla situazione emergenziale“.

Pertanto si chiede lo slittamento dei pagamenti relativi di luglio 2024 e contestualmente rimborso di oneri e costi per tutti gli utenti e imprese che per la seconda volta si sono trovati coinvolti in questo fenomeno“.