Stipula polizza assicurativa, poi scopre di essere vittima di vishing: denunciata donna a Enna

Stipula polizza assicurativa, poi scopre di essere vittima di vishing: denunciata donna a Enna

ENNA – In esito a una delicata attività di polizia giudiziaria, la Polizia di Stato ha identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Enna una cittadina italiana ritenuta responsabile di una truffa assicurativa perpetrata con la tecnica del vishing.

Nel dettaglio, il vishing è il tentativo di truffa e/frode tramite telefono. Generato dalla combinazione delle parole Voice e Phishing, il vishing è una truffa in cui i truffatori tramite una chiamata telefonica cercano di indurre la vittima a divulgare informazioni personali, finanziarie o di sicurezza o a trasferire loro del denaro.

La querela

La Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Enna, ricevuta la querela da parte della persona offesa, è riuscita a risalire – mediante l’analisi delle chat di un noto servizio di messaggistica istantanea – all’autrice della condotta criminosa che, presentandosi come intermediaria assicurativa, aveva indotto la vittima a stipulare una polizza per la propria autovettura, poi rivelatasi falsa.



Occhio alle truffe

Con riferimento al fenomeno, per evitare di cadere in simili truffe ed esporsi a pericolosi rischi legati alla mancanza di copertura assicurativa, la Polizia Postale consiglia di prestare massima attenzione alle offerte di polizze assicurative estremamente convenienti e di verificare la veridicità delle proposte contrattuali, contattando le compagnie assicurative attraverso i loro canali ufficiali e controllando anche su internet se sono presenti segnalazioni di altri utenti.

Inoltre, prima di stipulare un contratto è bene verificare sul sito I.V.A.S.S. (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), la lista delle compagnie italiane ed estere ammesse ad operare in Italia e l’elenco degli avvisi relativi ai casi di contraffazione o di società non autorizzate attraverso il link: www.ivass.it/consumatori/proteggi/index.html

Si evidenzia che il procedimento penale pende in fase di indagini e che la persona sottoposta ad indagine non può definirsi colpevole fino a sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.