Quella caduta a un passo dalla fine: Jaan Roose è stato comunque fenomenale

Quella caduta a un passo dalla fine: Jaan Roose è stato comunque fenomenale

MESSINA – Dalla cima di un pilone all’altra, l’impresa dello slackliner estone Jaan Roose farà il giro del mondo mentre lui è già iscritto nel Guinness dei primati.

Dalla Calabria alla Sicilia su una fune: l’impresa sfumata all’ultimo di Jaan Roose

It’s a joke!” Direbbe molta gente dietro uno schermo, eppure la traversata dello Stretto di Messina che collega la punta della Calabria con il comune peloritano è diventata realtà dopo 2 ore e 57 minuti.

Lo slackliner 32enne è noto per il suo sangue freddo durante avventure come quella di oggi, seguita – e probabilmente riprodotta per chi non potrà seguire la diretta – in ogni angolo della Terra. Il vento sembrava avesse frenato la vena adrenalinica di Roose, ma nonostante ciò il team di RedBull ha chiesto di pazientare qualche giorno al fine di rendere il tutto ancor più emozionante.

Più di 3 chilometri di fantastica follia

La fantastica follia – se così possiamo chiamarla – è consistita nel camminare lungo una slackline (cavo piatto in nylon o poliestere) e non su una corda, tipica del funambolismo.

Poco più di 3,6 i chilometri che l’atleta ha percorso sospeso sul mare. Il record del mondo, fissato a 2.700 metri, è stato tecnicamente completato da Jaan Roose, ma la sua impresa non può essere inserita nel Guinnes dei Primati.

L’atleta della Red Bull ha effettivamente superato il record del mondo in vigore, che era di 800 metri di distanza, ma è caduto prima dell’arrivo, quando mancavano circa 80 metri.

Roose ha poi ripreso la prova, portandola a conclusione, ma il regolamento prevede che sia compiuto un percorso netto fino al termine… un’impresa folle oltre i limiti di ogni essere umano.

“Setup” minuzioso del team RedBull

Gli esperti nelle ultime settimane hanno effettuato un sofisticato “setup” delle cime, corde, cavi e le sicurezze fondamentali per garantire un livello di monitoraggio perfetto.



Pensare che una singola persona possa camminare ad un’altezza di 230 metri su una fettuccia da 1,9 centimetri di larghezza fa capire, soltanto in parte, la passione di uno come Jaan Roose.

Gli occhi puntati addosso e l’adrenalina del momento tanto atteso

È come se il tempo si fosse fermato per “The Flying Estonian” perché quel sentiero colorato di blu a guardare dall’alto le onde del mare (in parte Ionio e Tirreno) è diventata una realtà più bella del più bello dei sogni. Nonostante i movimenti della fune e tutti gli occhi puntati addosso, la concentrazione di Roose gli ha permesso di avanzare passo dopo passo verso la Sicilia.

Dopo 2 ore e 52 minuti di equilibrio perfetto, lo slackliner cade per poi riprendere la retta via. Più di 3,5 chilometri senza mai fermare il proprio passo, un piccolo intoppo che di fatto non macchia una performance unica nel suo genere.

Le parolemdi Jaan Roose: “Mi sento jaantastic, ho fatto la storia!”

E Jaan Roose non ha deluso le aspettative, coprendo con disinvoltura in circa tre ore i 3,6 chilometri del percorso tracciato.

Queste le sue parole “a caldo”, subito dopo essere arrivato sul pilone messinese: “Mi sento ‘jaantastic’, sono super contento, un po’ stanco e provato… ma ragazzi, ho fatto la storia, ho camminato per 3,6 chilometri sullo Stretto di Messina! È stata una lunga camminata, piena di sorprese dall’inizio alla fine, ho avuto qualche difficoltà, ma il tempo è stato buono, mi aspettavo più vento”.

I vincenti sono coloro che pensano di poterlo fare

L’epica traversata dello Stretto di Messina dello slackliner rimarrà come un moderno racconto di coraggio e perseveranza. In una vita spesso frenetica e distratta, il 32enne estone ci ha ricordato l’importanza di fermarsi,  guardare verso l’alto e credere nella magia del momento.

Jaan, con il suo filo d’argento, ha intessuto una nuova leggenda nello Stretto di Messina. Ce l’ha fatta perché i vincenti sono coloro che pensano di poterlo fare.

Fote foto Instagram – redbullitalia