PALERMO – Un diverbio a lavoro finito nel sangue in uno scantinato a Palermo.
È successo verso le 12 di oggi in via del Parlamento, a pochi metri da Corso Vittorio Emanuele. A commettere l’insano gesto sarebbe stato Giuseppe Di Stefano.
L’uomo si occupava di controllare lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione.
Dopo aver chiesto all’operaio Alessandro Valenti di fermarsi, l’uomo lo avrebbe richiamato a causa della lentezza e della poca professionalità. In basso la foto di Valenti.
Fra i due è nato subito un diverbio che è diventato sempre più acceso fino a sfociare nel sangue. Di Stefano, infatti, ad un certo punto avrebbe impugnato una pistola, sparando al manovale. Successivamente, probabilmente per la vergogna, si è suicidato.
La polizia sta indagando sull’accaduto, sperando di ottenere maggiori informazioni dal figlio ventenne di Valenti. Il ragazzo, infatti, avrebbe assistito alla terribile scena e sarebbe scappato riuscendo a salvarsi.