Attuavano la tecnica del “cavallo di ritorno”: due arresti nell’Ennese

Attuavano la tecnica del “cavallo di ritorno”: due arresti nell’Ennese

CERAMI – La Procura Generale della Repubblica alla Corte d’Appello di Caltanissetta ha emesso due ordini di carcerazione nei confronti di due uomini, G.S e M.C. rispettivamente di 36 e 32 anni.

Questi, entrambi originari di Cerami, in provincia di Enna, sono stati condannati per furto aggravato ed estorsione.

Operazione “Discovery 2”

Entrambi i soggetti erano stati arrestati nell’ottobre del 2015. L’arresto è avvenuto secondo l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP al Tribunale di Caltanissetta. Questa ordinanza è stata emessa su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Caltanissetta.

Gli arresti sono avvenuti a seguito dell’operazione di poliziaDiscovery 2”. L’operazione è stata condotta dal personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Nicosia.

Cosa facevano i due malviventi

Infatti, G.S. e M.C., in concorso tra loro, attuavano la tecnica del “cavallo di ritorno”. I due sottraevano le autovetture ai legittimi proprietari e pretendevano successivamente dagli stessi il pagamento di una somma di denaro per ottenerne la restituzione.



Il 36enne, inoltre, è stato condannato per il reato di rapina, poiché, dopo essersi introdotto all’interno dell’abitazione di un’anziana donna, l’ha immobilizzata legandola ad una sedia e l’ha imbavagliata, sottraendole la somma complessiva di 15 euro e diversi monili in oro.

Il 32enne è stato, invece, condannato anche per violazione della normativa in materia di armi per aver portato illegalmente in luogo pubblico armi clandestine.

La condanna dei due giovani

Per tali fatti, G.S. è stato condannato ad espiare la pena definitiva residua pari a 3 anni 11 mesi e 18 giorni di reclusione ed alla multa di 2.700 euro. Lo stesso si è presentato al carcere di Augusta.

Il secondo malvivente è stato condannato a scontare la pena definitiva residua pari a 5 anni e 19 giorni di reclusione ed alla multa di 2.900 euro. Rintracciato da personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Enna e del commissariato Pubblica Sicurezza di Nicosia, è stato arrestato e condotto al carcere di Enna.