PALAZZOLO ACREIDE – “Scendi da lì!“, queste le parole che avrebbero preceduto la tragedia in cui è rimasto coinvolto il piccolo Vincenzo, il bambino di 10 anni morto dopo essere caduto nel pozzo a Palazzolo Acreide (Siracusa).
A invitarlo a scendere dalla piattaforma di legno che copriva il pozzo sarebbero stati gli operatori dell’Anffas “Doniamo Sorrisi” addetti alla gestione di campus estivo, per bambini disabili e normodotati, a cui Vincenzo stava partecipando.
Inutili anche le urla disperate degli educatori che, nonostante gli sforzi, non sono riusciti a mettere in salvo il piccolo.
La ricostruzione della tragedia
La caduta è avvenuta intorno alle 13 durante un’escursione organizzata in occasione dell’ultimo giorno di campus.
Pare che il pozzo fosse coperto da assi di legno, non abbastanza resistenti – a quanto pare – da reggere il peso di Vincenzo, improvvisamente inghiottito dalla cavità.
A nulla è servito l’intervento di un’operatrice che si è calata nel pozzo nel tentativo di portare in salvo il piccolo. Fallimentare dunque la sua “missione”, al termine della quale avrebbe affermato, in lacrime e in stato di shock: “Non ce l’ho fatta“. A quel punto, avendo riportato ferite, è stata affidata alle cure dei sanitari del 118.
“Il mio cuore si è fermato insieme al tuo“
A seguito della tragedia, la madre della vittima ha scritto su Facebook un pensiero per il figlio: “Il mio cuore si è fermato insieme al tuo cuore in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio“.
Le indagini
L’area in cui si è consumata la tragedia è stata sequestrata.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. Sono in corso le indagini di polizia e carabinieri, a cui è affidato il compito di accertare eventuali responsabilità.
L’impatto sulla comunità
La notizia ha profondamente scosso la comunità di Palazzolo Acreide. Il sindaco dunque ha annunciato la sospensione dei festeggiamenti in onore del Patrono San Paolo previsti per il fine settimana. Una scelta che mira a mostrare vicinanza alla famiglia di Vincenzo, travolta da un dolore improvviso e incolmabile: “Siamo certi di interpretare – ha affermato il primo cittadino – con questa decisione il sentimento di cordoglio collettivo per la perdita del piccolo, così da potere esprimere la nostra vicinanza alla famiglia. Restano confermate tutte le celebrazioni liturgiche“.
Il dolore di compagni e docenti
“La comunità scolastica dell’Istituto V. Messina – si legge in una note dell’istituto frequentato dalla vittima – oggi è sconvolta da un gravissimo lutto: la prematura scomparsa del piccolo Vincenzo Lantieri frequentante la scuola primaria del nostro istituto. Un dolore profondo e ingiustificabile che colpisce tutti noi. Ci stringiamo in rispettoso silenzio e con un sentimento di vicinanza alla famiglia, ai compagni di classe e quanti hanno stretto con lui legami di amicizia e affetto“.
“Era un bambino vivace e dal grande cuore“, ha dichiarato il docente Giuseppe Matarazzo.
Il racconto di un testimone
“Il bambino dopo essere caduto nel pozzo ha parlato con la madre e il padre, loro lo chiamavano e lui chiedeva aiuto“. Lo ha dichiarato un testimone, Salvatore La Rosa, che vive in una casa accanto alla fattoria dove i ragazzi erano in gita.
Il testimone, intervistato ai microfoni di Tgr Sicilia, ha sottolineato l’impegno delle educatrici per tentare di salvare la piccola vittima.
“La signora – ha affermato – è scesa a mani nude là sotto, in attesa dei soccorsi“. L’uomo ha riferito che prima dell’arrivo dei sanitari “saranno passate due ore“. “Si sarebbe potuto evitare“, avrebbe aggiunto.
Domani l’autopsia
L’autopsia sul corpo del piccolo è prevista per domani. L’ha disposta la procuratrice di Siracusa, Sabrina Gambino, che coordina le indagini dei carabinieri.