A largo di Panarea un nuovo pozzo geotermico?

A largo di Panarea un nuovo pozzo geotermico?

PANAREA – La geotermia è universalmente riconosciuta come una delle fonti di energia rinnovabile più efficiente e affidabile.

È una tecnologia che sfrutta il calore naturale della Terra, disponibile costantemente a tutte le ore del giorno, per generare energia. Nonostante l’Italia sia stata tra i pionieri nello sfruttamento della geotermica, attualmente questa fonte copre meno del 3% del fabbisogno energetico nazionale.

Un dato contro ogni aspettativa se consideriamo il potenziale del paese. Nell’inversione del trend la Sicilia potrebbe giocare un ruolo di primo piano, perfino sfruttando la possibilità di realizzare un “pozzo geotermico” a largo di Panarea.

Eolie diventeranno fonte di produzione di produzione di energia geotermica

Le Isole Eolie già da tempo danno un’opportunità unica per la ricerca e la sperimentazione in questo campo, ma a breve potrebbero diventare vere e proprie fonti di produzione. Recentemente, sono stati stanziati fondi per lo sviluppo della geotermia offshore in questo arcipelago e nel Tirreno meridionale.

La Commissione Europea ha approvato un piano di aiuti da 35,3 miliardi di euro predisposto dal governo italiano per sostenere l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo piano darà priorità, nei bandi di gara, alle tecnologie “non ancora mature” come la geotermia e l’eolico offshore, e prevede la realizzazione di nuove centrali per un totale di 4,6 GW di nuova capacità installata. 

Un pozzo geotermico a largo di Panarea

Non ultimo, attraverso del progetto “Irgie” dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nella zona potrebbe nascere un “pozzo geotermico”, ma non prima d’aver aggiornato la mappatura delle fonti geotermiche presenti attorno alle isole minori.



Il “pozzo geotermico” sperimentale sarà realizzato nei fondali a largo di Panarea e consentirebbe di alimentare la centrale elettrica dell’isola, ma anche il mini dissalatore che sarà costruito con i fondi della misura “Isole Verdi” del Pnrr.

Ed è proprio nel riutilizzo di residui di spesa di questa misura che il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il Dipartimento regionale Energia stanno verificando la possibilità di reperire le risorse necessarie, valutate in circa 200 mila euro, per costruire il pozzo geotermico sperimentale. 

Dall’Eolie e il Tirreno meridionale energia per 156 milioni di famiglie

Gli studi suggeriscono che l’area sottomarina attorno alle Eolie e il Tirreno meridionale, estesa per circa 3000 kmq, presenta numerose fonti vulcaniche.

La potenzialità geotermica teorica è stimata a 30 MWe per kmq. Sfruttando tutte le fonti presenti con le moderne tecnologie, la produzione annua potrebbe raggiungere i 630 TWh, sufficienti a soddisfare il fabbisogno di 156 milioni di famiglie, quasi il totale delle famiglie europee.

È realistico ammettere che sfruttare l’intera superficie sottomarina del Tirreno meridionale presenta sfide tecniche, tecnologiche e ambientali di una certa importanza. Tuttavia, iniziare a sfruttare almeno una parte di queste risorse sarebbe fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Foto di longdan91 da Pixabay