SICILIA – La Regione Siciliana ha intensificato il proprio impegno nell’alta formazione post-universitaria, aumentando sia i fondi sia il numero di laureati beneficiari. Con un decreto del dipartimento dell’Istruzione e dell’Università, i finanziamenti per le borse di dottorato, già triplicati all’inizio di maggio, passano ulteriormente da 12 a 13,8 milioni di euro, e la stessa cifra è stata stanziata per l’anno accademico 2025/2026. Così, i fondi complessivi messi a disposizione dal governo Schifani sfiorano i 28 milioni di euro per i prossimi due anni.
Le parole del presidente della Regione, Renato Schifani
“Il mio governo crede e investe sull’alta formazione dei nostri giovani. L’obiettivo è valorizzare le migliori risorse della Sicilia ed evitare che debbano lasciare l’Isola. Per questo abbiamo aumentato lo sforzo finanziario della Regione, con risorse più che triplicate rispetto all’anno scorso, e abbiamo pianificato una programmazione biennale. È un investimento strategico per sostenere i giovani ricercatori e potenziare innovazione e sviluppo“.
L’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, sottolinea che si tratta di “un impegno morale e sostanziale che stiamo portando avanti con grande convinzione. La Sicilia può risolvere molti dei suoi problemi investendo innanzitutto sulla conoscenza e la specializzazione. Solo così può confermare i segnali di risveglio e crescita che stiamo registrando. L’alta formazione è il coronamento della complessa sfida dell’istruzione che abbiamo raccolto a lungo termine, senza risparmiarci”.
L’avviso, che utilizza risorse del Programma regionale FSE+ Sicilia 2021/2027, finanzierà le borse di dottorato di tutte le università siciliane secondo tre linee direttrici: il tipo A per i dottorati “classici”; il tipo B, che prevede la collaborazione tra università e altri enti di ricerca pubblici (CNR, IRCCS, INGV, INFN) con sede operativa in Sicilia, tramite co-tutoraggio; infine, con una specifica linea di finanziamento, i corsi di dottorato di ricerca di interesse nazionale, mantenendo un numero massimo di 45.
I dottorati di tipo A e B aumentano da circa 50 a 128 complessivi. Il co-tutoraggio sarà attivato per singole borse di dottorato mediante accordi o convenzioni tra università ed enti di ricerca. Per ciascuna borsa regionale, il dottorando dovrà svolgere un periodo di studi e ricerca all’estero tra 8 e 12 mesi.
Inoltre, un ulteriore 5% delle somme richieste da ciascun ateneo sarà destinato ad attività di “supporto alla governance e formazione delle competenze trasversali dei dottorandi”, inclusi seminari e coordinamento per una maggiore efficacia dei percorsi di alta formazione finanziati.
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Foto di repertorio