Emergenza siccità in Sicilia, si valuta la possibilità di prelevare l’acqua dai pozzi contaminati

Emergenza siccità in Sicilia, si valuta la possibilità di prelevare l’acqua dai pozzi contaminati

SICILIA – L’emergenza siccità continua a destare preoccupazione in Sicilia. Si pensa dunque a una possibile soluzione in grado di alleviare gli effetti devastanti della carenza di acqua nella Regione.

Prelevare l’acqua dai pozzi

L’Autorità di bacino della Regione ha messo all’ordine del giorno “la ripresa dei prelievi idrici da pozzi contaminati da nitrati, previa la depurazione delle acque prima del loro utilizzo. Ciò potrà interessare soprattutto le zone turistiche, dove sono attesi oltre 10 milioni di ospiti nel periodo di alta stagione“. Si legge così in un comunicato dell’Anbi (Associazione nazionale dei consorzi di bacino).

È presumibile che l’acqua rimanente in oltre la metà dei bacini della Sicilia sia di fatto inutilizzabile“, ha affermato il direttore generale di Anbi, Massimo Gargano.



Quanto si sta registrando in Sicilia, ma che progressivamente sta risalendo dal Meridione all’Italia centrale – ha dichiarato il presidente dell’Anbi, Francesco Vincenzi ha caratteristiche peggiori delle scorse, grandi siccità del Nord“.

La risposta

È assolutamente infondata la notizia che la Regione abbia autorizzato “la ripresa dei prelievi idrici da pozzi contaminati da nitrati, come dichiarato invece dal presidente dell’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue“.

Lo afferma il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro.