PALERMO – Sono in corso gli accertamenti dell’Arpa e dei vigili del fuoco nella zona della discarica comunale di Bellolampo a Palermo.
L’obiettivo è valutare il livello di inquinamento dell’aria a seguito del rogo divampato nella notte scorsa.
Gli esami degli esperti vedono coinvolti anche i quartieri vicini agli impianti e i comuni di Capaci, Isola delle Femmine e Torretta.
Durante le operazioni di spegnimento dell’incendio, i vigili del fuoco hanno domato le lingue di fuoco ricoprendo con la terra i rifiuti. Nonostante non siano più presenti fiamme, dai cumuli di rifiuti continua ancora a uscire fumo.
Sul luogo stanno lavorando due squadre dei vigili del fuoco che, con il personale Rap, stanno proseguendo le operazioni di interramento e raffreddamento.
Di Gangi: “Misure di prevenzione quasi del tutto inesistenti, a quasi un anno di distanza dagli incendi della scorsa estate”
Sulla vicenda è intervenuta la consigliera comunale Mariangela Di Gangi che ha dichiarato: “Questo nuovo incendio ha almeno un aspetto positivo: ha messo in evidenza, addirittura con un comunicato ufficiale della stessa RAP, che a quasi un anno dai gravissimi incendi del 2023, le misure di prevenzione sono quasi del tutto inesistenti.
Ancora una volta siamo costretti a fare affidamento sulla dedizione degli operai presenti sul posto o rientrati in servizio dopo il turno di lavoro, oltre che alla disponibilità dei Vigili del Fuoco, i cui mezzi a disposizione non sembrano essere stati adeguatamente potenziati in risposta a quanto accaduto la scorsa estate.
Mentre attendiamo ancora notizie sui costi coperti per i danni alla discarica dell’anno scorso, apprendiamo ora che “tra circa un mese” sarà installato un sistema di termocamere, che lanceranno allarmi in caso di incendi. Finalmente!
Ma come è possibile che dopo un anno e dopo tutti i proclami fatti successivamente agli incendi ci troviamo ancora in questa situazione? Come è possibile che di fronte a giornate di emergenza caldo e al pericolo di incendi ci ritroviamo vulnerabili, senza che nulla di decisivo sia stato fatto evidentemente per prevenire questi pericoli?
La governance di RAP non può più fare la vittima degli eventi; deve assumersi le proprie responsabilità.
Se è vero che non si può passare al 100% di differenziata in pochi mesi, è altrettanto vero che un anno è un tempo più che sufficiente per implementare misure di mitigazione del rischio di incendio. Che cosa è stato fatto?
Chiederò con fermezza che il Consiglio Comunale sia coinvolto nella discussione su quanto accaduto“.