SICILIA – Quest’anno, il Mediterraneo centrale ha visto un aumento drammatico del numero di morti e dispersi. Se i dati degli ultimi due naufragi fossero confermati “il numero dei morti e dispersi nel Mediterraneo centrale salirebbe a oltre 800, una media di quasi 5 morti e dispersi al giorno dall’inizio dell’anno“.
A dirlo sono l’Unhcr,-Agenzia Onu per i Rifugiati, l’Oim-Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Unicef– Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Queste esprimono “profondo cordoglio per le decine di vittime di due nuovi incidenti nel Mediterraneo“.
Le organizzazioni condannano i recenti incidenti in mare
Per le tre organizzazioni “questi ennesimi incidenti generano un senso di profonda frustrazione per i ripetuti appelli inascoltati a potenziare risorse e capacità per le operazioni di ricerca e soccorso in mare a supporto della Guardia Costiera Italiana”.
“Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell’incapacità degli Stati di proteggere le persone più vulnerabili“.
Promuovere un sostegno alle operazioni di ricerca e un accesso a percorsi sicuri
“A tre giorni dalla Giornata Mondiale del Rifugiato con la quale si ricorda il dramma di 120 milioni di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni questi nuovi incidenti in mare, che coinvolgono rifugiati e migranti, risultano quanto mai inaccettabili“, sottolineano le tre organizzazioni.
“Oltre alla necessità urgente di un sostegno europeo alle operazioni di ricerca e soccorso, è fondamentale – concludono Unhcr, Oim e Unicef – promuovere un più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Unione Europea per le persone migranti e rifugiati, affinché non siano costrette a rischiare la vita in mare“.