Agrigento, denunciati 5 titolari di bar e sale giochi e sequestrare slot machine illegali

Agrigento, denunciati 5 titolari di bar e sale giochi e sequestrare slot machine illegali

AGRIGENTO – I carabinieri della compagnia di Cammarata hanno fatto luce su un sofisticato sistema per manipolare le slot machine e azzerare le vincite, causando un grave danno alle casse dello Stato.

I fatti

I militari, nel corso di controlli amministrativi presso bar e sale giochi di Cammarata e San Giovanni Gemini, avvalendosi della collaborazione di personale delle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli delle Sezioni di Agrigento, Palermo, Trapani e Messina, hanno rinvenuto slot machine all’interno delle quali erano installate due schede madri: una legale e una illegale.

Quest’ultima, abilmente occultata, era in grado di interrompere il flusso telematico dei dati contabili, azzerando le vincite e generando un guadagno illecito per i titolari dei locali.

Un telecomando in loro possesso permetteva di attivare lo “switchda una scheda all’altra, rendendo impossibile per i Monopoli monitorare le reali operazioni di gioco.

Cos’è stato sequestrato

L’operazione ha portato al sequestro di 6 slot machine, 12 schede madri, 6 antenne, 2 dispositivi di conversione, 4 telecomandi e circa 5.000 euro in monete da uno e due euro, somma ritenuta provento dell’attività illecita.



I provvedimenti presi

I titolari di 4 bar e sale giochi e un titolare di una società concessionaria di fornitura e installazione di slot machines sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento per truffa aggravata ai danni dello Stato, frode informatica, peculato e intercettazione, impedimento e interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche.

Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 300mila euro.

Si stima che il profitto illecito per ogni apparecchio, che sarà comunque successivamente quantificato mediante mirati accertamenti tributari, ammonti a circa 5mila euro al giorno.

Le verifiche proseguiranno con ulteriori accertamenti per quantificare il preciso ammontare del danno subito dallo Stato.