Case vacanze, come fare per aprirne una? Alla scoperta della normativa

Case vacanze, come fare per aprirne una? Alla scoperta della normativa

Se sia solo una nuova moda commerciale e imprenditoriale oppure la svolta decisiva per il sistema dei soggiorni e dell’ospitalità extra alberghiera o meno, lo scopriremo forse con certezza solo tra qualche anno. Tuttavia, una cosa è sicura: per aprire una casa vacanze è necessario conoscere la normativa.

Normativa e adempimenti

Da cosa dice la legge agli adempimenti fiscali, chi vuole aprire una casa vacanze ha bisogno di una serie di informazioni che è opportuno chiarire. Se internet ormai è uno strumento di conoscenza alla portata di tutti, spesso le informazioni che vi si trovano, ove non correttamente filtrate, appaiono errate o fuorvianti.

Cos’è una casa vacanze?

Una casa vacanze è una struttura ricettiva extra alberghiera che prevede l’affitto temporaneo di un appartamento o di una casa, dotata di una serie di servizi tipici o extra che troveremmo in un albergo (dalle pulizie alla colazione inclusa, al parcheggio gratuito e aria condizionata).

Legislazione

Con la riforma del turismo (Legge 135/2001), la normativa per le case vacanze è dettata dalle leggi regionali o, in assenza di una disciplina specifica, si applica quella codicistica di cui agli artt. 1571 e ss c.c. A partire da quest’anno, il DL n. 145/2023 ha introdotto nuovi obblighi normativi per coloro che intraprendano questo tipo di attività sia in maniera non imprenditoriale che imprenditoriale, tra cui l’obbligo del codice CIN, l’aumento della cedolare secca e nuovi obblighi in termini di sicurezza.



Differenza tra casa vacanze e locazione turistica

La disciplina delle case vacanze si differenzia dalla locazione turistica, che prevede l’affitto dell’immobile per un breve periodo (non superiore a 30 giorni annui) senza tutti i servizi aggiuntivi tipici delle case vacanze. Questa attività non richiede gli adempimenti necessari per le case vacanze e per i normali contratti di locazione, semplificando la procedura e riducendo i costi.

Gestione di una casa vacanze

Come gestire dunque una casa vacanze? Le case vacanze possono essere gestite in forma imprenditoriale o non imprenditoriale, a seconda dell’organizzazione, dell’impegno nella gestione, del numero di immobili (più di tre nello stesso comune), dei giorni di apertura, e quindi dell’apertura della partita IVA o meno. Le differenze riguarderanno sia gli adempimenti fiscali che quelli amministrativi.

Se la gestione avviene in modalità imprenditoriale, per il gestore sarà necessario iscriversi al Registro Imprese, aprire obbligatoriamente la partita IVA, fare la segnalazione degli ospiti alla Questura per ragioni di pubblica sicurezza e registrare il contratto. Inoltre, dovrà ottenere l’autorizzazione del Comune all’inizio dell’attività tramite SCIA.

Al contrario, ove si opti per la gestione in forma non imprenditoriale, e quindi occasionale, la normativa può cambiare da regione a regione ma resta il fatto che l’attività dovrà essere esercitata in maniera occasionale, quindi saltuaria e non continuativa, per non essere obbligati ad aprire la partita IVA. In questo caso, basterà rilasciare una ricevuta non fiscale all’ospite, sebbene i redditi da essa derivanti vadano comunque dichiarati.

 

AVV. ELENA CASSELLA