Beccati decine di “furbetti del contatore” a Catania: in una casa l’immagine di Padre Pio copriva l’allaccio abusivo

Beccati decine di “furbetti del contatore” a Catania: in una casa l’immagine di Padre Pio copriva l’allaccio abusivo

CATANIA – I carabinieri di Catania hanno avviato un’attività di monitoraggio per l’individuazione di “utenti” che hanno impiantato, nelle loro abitazioni, un allaccio abusivo di energia elettrica.

In particolare, i militari hanno denunciato ben 55 persone responsabili del furto, operato mediante diverse tecniche di “acquisizione abusiva” di corrente elettrica, da interventi sugli stessi contatori elettrici ai più classici, ma rudimentali, allacciamenti sul cavo della rete pubblica.

I metodi di allaccio al cavo della rete pubblica

La metodologia più utilizzata dai “furbetti del contatore” consiste quasi totalmente nella modifica del software del misuratore elettrico, grazie all’aiuto di operai specializzati nel settore.

Ormai meno utilizzata, ma certamente più fantasiosa, invece, quella rappresentata dal classico e pericolosissimo sistema di allaccio alla rete pubblica che, per la sua precarietà, può causare folgorazioni o incendi nelle abitazioni.



Allaccio abusivo alla corrente elettrica in casa di un’anziana: nascosti i cavi dietro l’effigie di San Pio

A tal proposito, i carabinieri sono rimasti colpiti dalla “tecnologia mistica” di un’anziana di Maletto, la quale, nella propria abitazione, aveva fatto realizzare un singolare accorgimento, che, stavolta, però, non aveva sortito l’effetto sperato, con il quale era in grado di avvalersi a proprio piacimento dell’elettricitàgratis”, tramite un collegamento by-pass.

In pratica, la donna poteva decidere se utilizzare o meno il suo accorgimento, magari per utilizzare un grosso e dispendioso apparecchio domestico o, più semplicemente, per uscire indenne dall’ennesima verifica da parte del tecnico incaricato.

Ma non è tutto: i collegamenti, con il relativo pulsante di comando, erano celati all’interno di una nicchia in un muro della cucina a copertura della quale la signora aveva apposto l’effigie di San Pio.