Stupro Foro Italico, condannato a quasi 9 anni un imputato: “Per me lei era una poco di buono”

Stupro Foro Italico, condannato a quasi 9 anni un imputato: “Per me lei era una poco di buono”

PALERMO – Torna a riaccendersi il caso Foro Italico, scenario dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo lo scorso luglio.

Depositata oggi la condanna a quasi 9 anni per uno degli imputati, sarebbe scaturito che quest’ultimo avrebbe tentato di colpevolizzare la vittima.

“Compiacimento nel gesto”

La consapevolezza della sopraffazione fisica conseguita dal gruppo e della entità del pregiudizio cagionato alla vittima, l’accanimento dimostrato pur a fronte della tragica condizione della giovane, stremata tanto da perdere ripetutamente i sensi, il compiacimento per l’azione compiuta risaltano con evidenza tale da non esigere esplicazione alcuna né commento e danno compiuta ed allarmante contezza della materialità del fatto e della intensità del dolo dell’imputato“.

Così il tribunale per i minorenni di Palermo, nella motivazione della sentenza di condanna a 8 anni e 8 mesi, depositata oggi, descrive il comportamento di uno dei ragazzi, allora non ancora 18enne.

“Per me lei era una poco di buono”

Per completezza, va rilevato che il ragazzo ha espresso un giudizio di grave disvalore nei confronti della vittima – spiega il collegio – (‘per me lei era una poco di buono’)”.

Continua: “Ha dato atto del tenore delle considerazioni, palesemente improprie, da lui svolte in merito al fatto (‘…ho riflettuto ed ho capito che queste cose non si fanno a nessuno nemmeno ad una prostituta o ad una escort‘)”.

E conclude: “Ha poi dichiarato un generico pentimento per l’accaduto contestualmente rappresentando il malessere proprio e dei suoi familiari ed una esigenza di aiuto riferita unicamente a sé “.