COMISO – Proseguono i controlli dei carabinieri di Comiso e i militari della Questura di Catania finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati. Particolare attenzione al centro storico e ai luoghi di maggiore aggregazione, controllando 476 persone e 218 veicoli.
In tale contesto, sono stati denunciati in stato di libertà due stranieri. Un 36enne del Ghana è indagato per il reato di lesioni e un 20enne tunisino e ritenuto responsabile di spaccio.
L’aggressione e la frattura del setto nasale
Il malvivente è rimasto coinvolto in una lite originata da futili motivi con un cittadino della Guinea. Secondo le prime ricostruzioni, il 36enne avrebbe aggredito violentemente l’uomo, fratturandogli il setto nasale.
Spaccio: rinvenuti hashish e marijuana
Un cittadino tunisino di 20 anni è stato ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostante stupefacenti. A seguito di perquisizione personale operata da squadra volante, il giovane è stato trovato in possesso di 6 involucri in carta stagnola, suddivisi in dosi da circa 1 grammo ciascuno. Inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto un involucro in carta bianca, pronti alla vendita.
Gli involucri contenevano sostanza stupefacente presumibilmente del tipo hashish e sostanza erbacea essiccata presumibilmente del tipo marijuana. Il tutto per un totale di 8,62 grammi di sostanza stupefacente.
Altre operazioni dei carabinieri
Al fine di contrastare il degrado urbano e fenomeni delittuosi come il soggiorno irregolare di stranieri clandestini nonché lo spaccio di sostanze stupefacenti, il personale del commissariato di Polizia di Comiso ha effettuato inoltre dei servizi specifici congiuntamente a personale della locale stazione dei carabinieri e personale del comando di Polizia Locale con il supporto dell’Ufficio Commercio e dell’Ufficio Urbanistica Abitabilità del Comune di Comiso.
L’attenzione è stata concentrata nelle cosiddette “piazze di spaccio” nonché negli abituali luoghi di ritrovo giovanile. Durante questi controlli, è stata riscontrata la presenza di un “bazar” non autorizzato all’interno di un’abitazione in uso a cittadini nigeriani e del Ghana, impropriamente adibito alla vendita irregolare di prodotti alimentari.
Per tale attività illecita sono state adottate le misure sanzionatorie previste dalla specifica normativa vigente in materia.