Sicurezza sul lavoro, nel mirino dei carabinieri due cantieri edili nel Catanese

Sicurezza sul lavoro, nel mirino dei carabinieri due cantieri edili nel Catanese

CATANIA – Proseguono i controlli straordinari del territorio dei carabinieri del comando provinciale di Catania, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro, al fine di accertare e quindi reprimere le violazioni sulla legislazione sociale e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Oggetti dei controlli due cantieri edili, uno adibito alla ristrutturazione e alla parziale demolizione di un grande fabbricato a Randazzo e uno destinato a civile abitazione.

Il controllo nel primo cantiere

Durante la prima verifica i militari dell’Arma hanno accertato come il titolare dell’impresa, un 43enne randazzese, non avesse garantito l’idoneo e sicuro passaggio all’interno dell’area cantierile, lasciando pericolose aperture sui solai e sulle piattaforme di lavoro, le quali sarebbero quindi risultate del tutto prive di adeguate protezioni. Tale condotta ha fatto scattare a carico dell’imprenditore, oltre alla denuncia, due distinte ammende pari a oltre 2.400 euro.

Il secondo cantiere

Nel cantiere allestito per la costruzione di un’abitazione alle porte della cittadina, invece, dove i carabinieri hanno trovato 8 operai che erano stati assunti da due imprenditori, un 63enne del posto e un 39enne di origine straniera, i militari della locale Stazione e personale dell’Ispettorato hanno subito rilevato una serie di criticità.



L’area di lavoro, infatti, era disseminata di materiale di risulta, tra cui sacchi per l’impasto e altro materiale da lavoro, che rendeva pericoloso il passaggio dei lavoratori.

Non vi erano, inoltre, né parapettitavole fermapiede sulle impalcature, fondamentali per impedire la caduta accidentale di chi vi transita e i lavoratori non erano muniti di protezioni contro schegge derivanti da spaccatura o scalpellatura di blocchi di pietre, che in quel momento venivano intagliate lungo il perimetro della struttura.

Ultimati gli accertamenti, i due imprenditori titolari delle aziende sono stati, pertanto, denunciati all’autorità giudiziaria a vario titolo per violazioni sulla sicurezza suoi luoghi di lavoro e nei loro confronti sono state elevate tre ammende, per l’importo complessivo di 3000 euro.