GIARRATANA – Alle prime ore di oggi, i carabinieri della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ragusa sono intervenuti a Giarratana dopo che i proprietari di un’abitazione avevano chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. Il loro figlio, in preda a un raptus d’ira provocato dall’abuso di sostanze stupefacenti, li aveva cacciati di casa minacciandoli di morte e si era barricato all’interno.
Minaccia di morte i genitori, si barrica in casa e gli dà fuoco
Solo pochi giorni prima, l’uomo era stato fermato dai carabinieri della locale stazione, dopo essere stato visto dalla cittadinanza a guidare pericolosamente e in stato di ebbrezza, causando anche un incidente senza feriti. Nonostante la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il sequestro del veicolo e della patente, le sue intemperanze non si erano placate.
Questa mattina, i militari del Pronto Intervento, su indicazione della Centrale Operativa, sono giunti rapidamente sul posto insieme al personale del 118, ai vigili del fuoco e ai carabinieri della stazione locale. Quando hanno notato del fumo uscire dall’abitazione, segno che il quarantenne, un pregiudicato del posto che aveva vissuto a lungo nel centro Italia, aveva dato fuoco all’immobile, hanno deciso di intervenire. Durante l’irruzione, i carabinieri sono stati aggrediti violentemente dall’uomo, rendendo necessario l’uso del taser, la pistola ad impulsi elettrici in dotazione alle Forze dell’Ordine.
L’arresto grazie al taser
L’uomo è stato quindi ammanettato e i sanitari hanno potuto intervenire per trattarlo, prima di trasportarlo in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Ragusa. Anche i carabinieri hanno ricevuto cure mediche per le lievi ferite riportate. Dopo gli accertamenti sanitari, l’uomo è stato arrestato e, dopo il fotosegnalamento di rito, condotto al carcere di Ragusa, dove rimarrà in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria Iblea.