PALERMO – Non si è ripetuta la festa di venerdì scorso contro la Sampdoria: al cospetto del Venezia, squadra coriacea e ben messa in campo, il Palermo ha incassato una sconfitta ridotta nel punteggio, 0 a 1 per i lagunari, ma pesante per le ripercussione che potrebbe avere nel prosieguo dei play-off. Al ritorno, previsto al Penzo venerdì prossimo, il Palermo, per passare il turno e accedere alla finale, deve vincere con due gol di scarto, perché, in virtù del miglior piazzamento dei lagunari in campionato, la perfetta parità premierebbe gli uomini di Vanoli.
In verità sarebbe potuta finire anche peggio, perché il Palermo ha praticamente giocato con Desplanches a mezzo servizio per tutti gli otto minuti di recupero concessi dall’arbitro senza poter essere sostituito perché già si erano esauriti i cambi.
La partita è stata equilibrata fino al minuto del gol di Pierini, sventola dal limite dell’area che al 62° ha trovato impreparato il portiere di casa. Dopo il gol è stato un continuo spezzettamento del gioco da parte del Venezia con ricorrenti perdite di tempo, con giocatori distesi a terra per i crampi con il Palermo, ormai allo stremo delle forze, incapace di attuare controffensive adeguate.
L’impegno non è mancato. Mignani, forse consapevole delle ridotte energie della squadra, aveva optato per il ritorno al 3-5-2 con l’obiettivo di ridurre il ritmo non ripetendo l’assalto furioso operato fin dall’inizio contro la Sampdoria. Il rientro di Gomes, l’arretramento di Ranocchia e l’accentramento di Brunori, sono serviti a tenere sotto controllo le iniziative dei lagunari, ma non hanno prodotto pericoli per la porta di Joronen fatta eccezione per un colpo di testa di poco a lato di Lucioni e una staffilata dalla distanza di Ranocchia.
I cambi effettuati dopo il gol di Pierini non hanno sortito alcun effetto, anzi nel caso della sostituzione di Soleri con l’evanescente Traorè, hanno impoverito le possibilità offensive dei rosanero.
Tutto perduto? Definitivamente svanito il sogno mai esternato, ma sicuramente covato di promozione in Serie A? Certo le speranze sono ridotte al lumicino e la forza del Venezia, che, ricordiamo, ha concluso il campionato con 14 punti in più del Palermo, non consente di alimentare eccessive illusioni.
Ma i tifosi, che hanno a cuore le sorti del Palermo, continuano a crederci. Non ci credono sicuramente quei quattro pseudo tifosi che ieri hanno tirato in campo dalla curva nord bottigliette d’acqua e palle di carta realizzate arrotolando i fogli rosa e neri serviti per la superba coreografia di inizio partita.