MISTERBIANCO – Un’accesa discussione degenerata qualche mese fa e vecchi rancori avrebbero scatenato l’ira di un 76enne che ha aperto il fuoco contro un 55enne raggiunto da tre colpi di pistola agli arti inferiori e superiori, attualmente ricoverato all’ospedale San Marco di Catania, fuori pericolo di vita.
Nello specifico, all’origine del tentato omicidio, vi sarebbe una questione legata a un pregresso litigio, che la vittima avrebbe avuto nei confronti del suo potenziale assassino, per questioni personali, durante il quale il 76enne sarebbe stato offeso in pubblico.
La ricostruzione della sparatoria di Misterbianco
La vittima si trovava vicino a un bar in pieno centro di Misterbianco, ai Quattro Canti, tra via Giacomo Matteotti e via Giordano Bruno, quando un uomo – a bordo di un’auto – sarebbe sceso dalla vettura, affiancando la sua “preda” e esplodendo contro i colpi.
Intorno alle 17,30 di ieri i clienti avrebbero assistito alla scena agghiacciante, quasi da far west. Così, avrebbero allertato l’ambulanza e i carabinieri.
Il ferito è stato trasportato in ospedale, fortunatamente non sarebbe in gravi condizioni. L’aggressore, invece, è stato identificato e portato in caserma.
La Procura di Catania – intanto – ha aperto un’inchiesta e le indagini non sono ancora concluse: al vaglio anche le immagini riprese dal sistema di videocamere comunali.
La reazione del web
Come un fulmine a ciel sereno emerge, ancora con più insistenza, la questione sicurezza in paese. Pioggia di commenti da parte degli utenti, residenti a Misterbianco e non solo, in un mix di sensazioni tra la rabbia, lo sconforto ma anche la paura.
“Compiere un atto del genere in pieno giorno, al centro, di sabato che ci sono tanti ragazzini in giro, è veramente vergognoso. Lo è a prescindere. Senza parole“, commenta Pamela.
“C’è tanto, tanto da riflettere su questa cosa“, aggiunge Tania. “Significa che non si può più stare tranquilli quando si esce“, risponde Anastasia.
L’arresto del 76enne
A conclusione di complesse e articolate indagini, i carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa hanno fatto luce sul grave fatto di sangue, che si è concluso con l’arresto in flagranza del 76enne del posto con pregiudizi di polizia risalenti nel tempo, che dovrà rispondere delle accuse di “tentato omicidio” e di “porto illegale in luogo pubblico di arma da sparo”.
Le indagini sul caso
I carabinieri hanno cinturato la scena del crimine, affidata ai militari dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Catania per le operazioni di sopralluogo.
Si è quindi iniziato a battere palmo a palmo tutta quell’area, alla ricerca di testimoni ed immagini degli impianti di videosorveglianza, avviando negli stessi momenti le necessarie acquisizioni informative e attività investigative.
Individuato il 76enne
Ripercorrendo tutte le probabili vie di fuga che avrebbe potuto percorrere il malvivente, una gazzella del Nucleo Radiomobile di Catania lo ha localizzato nel giro di poco tempo in via Zia Lisa, dove l’uomo, ancora in macchina, vedendosi oramai circondato dalle pattuglie, non ha opposto alcuna resistenza alla cattura.
Ad ulteriore conferma che si trattasse proprio di lui, il fatto che il 76enne fosse alla guida della stessa vettura, una vecchia Fiat Panda, e che indossasse gli stessi vestiti immortalati da alcuni sistemi di videosorveglianza durante l’azione di fuoco.
L’uomo è stato poi sottoposto all’esame dello “STUB” da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Catania, per stabilire la presenza di polveri da sparo sugli indumenti.
Alla luce delle rilevanti e concordanti risultanze investigative, i carabinieri hanno arrestato il 76enne, il quale è stato portato nel carcere di Catania – Piazza Lanza.
Fonte foto in evidenza: Facebook – Misterbianco 3.0