MESSINA – All’alba di oggi i carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Patti (Messina), il dott. Eugenio Aliquò, su richiesta della Procura della Repubblica guidata dal Procuratore Capo Angelo Vittorio Cavallo.
Arresti domiciliari per tre catanesi
La misura è destinata a tre soggetti, due uomini e una donna, tutti originari del Catanese, presunti responsabili di plurimi reati di furto aggravato che avrebbero commesso a Falcone in una scuola primaria e ad Oliveri in un’ex scuola media, ora sede di un gruppo scouts, e in rimessaggio barche e attrezzature sportive per windsurf.
Le denunce di furto
Il provvedimento cautelare scaturisce dall’attività investigativa svolta dai carabinieri della Stazione di Falcone, coordinata dalla Procura della Repubblica di Patti, avviata a seguito di alcune denunce presentate dalle vittime di furti subiti nei Comuni di Oliveri e Falcone, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2023.
Trovata la refurtiva
Le indagini hanno permesso ai carabinieri di risalire all’identità degli indagati e di localizzare un appartamento, situato a Tonnarella di Furnari, utilizzato dagli indagati come base d’appoggio, laddove i militari hanno trovato e sequestrato una consistente parte di refurtiva, poi restituita ai legittimi proprietari.
Il furto alla scuola di Falcone
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i tre malviventi, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2023, a bordo di un’auto, hanno dapprima raggiunto la sede di una scuola a Falcone e, dopo aver scavalcato il cancello d’ingresso, approfittando dell’apertura di una finestra lasciata inavvertitamente aperta, si sono introdotti all’interno, portando via poi sei notebook per utilizzo didattico.
Il furto a Oliveri
Nella stessa notte, sempre a bordo dello stesso mezzo, hanno raggiunto la sede di un ex scuola media in uso ad un gruppo scouts, situata a Oliveri e, dopo aver forzato la porta d’ingresso, sono riusciti a introdursi all’interno e ad asportare una cassetta con attrezzi da lavoro.
Rubata attrezzatura di windsurf
Sempre ad Oliveri, i tre indagati hanno infine raggiunto un rimessaggio di barche e attrezzature sportive per windsurf e, dopo aver forzato i lucchetti della porta di un locale pertinente, adibito a deposito, hanno portato via ingente attrezzatura, strumenti e motori fuoribordo, per un ragguardevole valore economico.