TAORMINA – La famiglia di Francesco Caruso, il 22enne morto a causa di uno scontro frontale tra moto e scooter, il 22 aprile scorso, al “San Vincenzo” di Taormina, ha acconsentito alla donazione degli organi. Il gesto dei genitori permetterà a ben sette persone, tra Palermo e Torino, di tornare a vivere.
“La morte di Francesco Caruso, di soli 22 anni, avvenuta dopo uno scontro frontale sulla Statale 114, a Taormina, ha colpito tutta la comunità, ma il nobile gesto della famiglia, che ha donato gli organi, e la competenza dei medici del San Vincenzo di Taormina farà vivere sette persone“. Sono queste le parole del commissario straordinario dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, che si stringe ai familiari e si complimenta per il lavoro dell’equipe di Giuseppe Bova, responsabile dell’intervento e degli accertamenti sul decesso.
Cos’era successo nel tragico incidente del 22 aprile
Francesco Caruso, di soli 22 anni, il pomeriggio della tragedia, stava raggiungendo il posto di lavoro, all’hotel Atlantis Bay di Taormina, a bordo del suo scooter, quando una moto, proveniente dalla direzione opposta, si è scontrata frontalmente con il mezzo della vittima. È avvenuto sulla Statale 114 di Taormina.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi che, accortisi dell’entità delle ferite e dei danni riportati, hanno trasportato Francesco nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina.
Il ragazzo, però, già in coma, non ha superato la notte: si è spento sabato sera per danni cerebrali irreparabili.
Le parole di Giuseppe Cuccì sulla donazione degli organi di Francesco
“Dopo la constatazione del decesso, – afferma Cuccì – si è messa in moto la complessa macchina per le operazioni di espianto degli organi (cuore, fegato, reni e cornee) che hanno permesso di salvare la vita di alcune persone, tra cui una bambina a Torino e altri pazienti all’Ismett e al Civico di Palermo“.
“La donazione di organi è di fondamentale importanza – continua Cuccì – per garantire la sopravvivenza di molti individui, che spesso si trovano in una situazione di estrema urgenza e dipendono dalla generosità di chi ha deciso di donare i propri organi. Grazie all’espianto e alla successiva donazione, è possibile salvare vite umane, dando una seconda possibilità a chi altrimenti non avrebbe avuto alcuna speranza di guarire. È importante sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione, perché ogni giorno in Italia e nel mondo molte persone muoiono in attesa di un trapianto. Donare i propri organi significa donare la vita e regalare una speranza concreta a chi lotta contro malattie gravi e spesso incurabili“.