BELPASSO – Da una ricerca condotta sui 391 Comuni dell’isola siciliana, Belpasso emerge come il Comune con l’aliquota più bassa in Sicilia, fissata allo 0.60. Tale percentuale è caratteristica, secondo i dati ISTAT del 2016, per un Comune che conta 28 mila abitanti. Un’aliquota simile a quella di Belpasso, pari a 0.60 o più bassa, si riscontra tipicamente solo nei piccoli Comuni con meno di 5 mila abitanti.
Nonostante il Comune stia affrontando sfide economiche, aggravate dall’aumento dei costi dell’energia e dei prezzi dei beni, si è deciso di non aumentare l’IRPEF di 0.20, mantenendola a 0.60. Questa decisione mira a non gravare ulteriormente sui cittadini di Belpasso, soprattutto considerando il contesto economico attuale.
Per esemplificare il risparmio concreto: un cittadino con un reddito annuo di 15.000 euro pagherebbe 120 euro con un’aliquota di 0.80, ma pagando con l’aliquota attuale di 0.60 spende solo 90 euro, risparmiando così 30 euro. Similmente, per un reddito di 25.000 euro, il risparmio è di 50 euro, e per uno di 50.000 euro, il risparmio arriva a 100 euro.
L’obiettivo, fa sapere il sindaco Carlo Caputo, è di mantenere questa aliquota per non aggravare la situazione economica dei cittadini, ma anche per pianificare una strategia per aumentare le entrate. Tra le misure previste ci sono la riduzione del tasso di evasione fiscale, la valorizzazione del patrimonio comunale, e il taglio delle spese per l’energia elettrica, puntando sull’efficientamento energetico. Iniziative specifiche includono l’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica e l’adeguamento degli edifici comunali e scolastici.
Il sindaco ha già avviato pratiche per ottenere finanziamenti statali, regionali e per attivare interventi compensativi da parte delle aziende locali. In un contesto siciliano spesso segnato da primati negativi, l’intenzione è di proteggere questo primato di IRPEF più bassa di Sicilia e di esplorare soluzioni alternative all’aumento delle tasse.
