Quel tasso di morti sul lavoro che continua ad aumentare

Quel tasso di morti sul lavoro che continua ad aumentare

ITALIA – Il tasso di morti sul lavoro continua a crescere in Italia, delineando una realtà critica che richiede un intervento urgente da parte del Governo. L’incidenza di questo fenomeno si è rivelata devastante nel corso degli anni.

I dati rispetto al fenomeno

Sono state registrate un totale di 4.622 vittime da gennaio 2020 a dicembre 2023. Questi dati, elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega di Mestre, sottolineano un grave problema che non ha ancora trovato una soluzione adeguata. Oltre 1150 persone perdono la vita ogni anno a causa del lavoro, di cui 1004 in itinere e 3618 durante lattività lavorativa, definendo così la tragica quotidianità lavorativa degli italiani.

Emergenza in Sicilia

Nel contesto di questa emergenza, la Sicilia si colloca al dodicesimo posto tra le regioni italiane per incidenza di morti sul lavoro, escludendo gli infortuni in itinere. I dati raccolti dall’Osservatorio Vega confermano che il settore più colpito da questo fenomeno rimane quello delle Costruzioni, seguito dai Servizi di Alloggio e Ristorazione, dai Trasporti e Magazzinaggio e dalle Attività Manifatturiere.



Le fasce di età più colpite

La fascia d’età più vulnerabile agli infortuni mortali è quella compresa tra i 45 e i 54 anni, ma non meno preoccupante è la situazione dei giovani tra i 19 e i 24 anni. Nel solo mese di gennaio 2024, tre donne hanno perso la vita durante l’attività lavorativa in Italia, mentre due sono decedute in itinere, durante il tragitto casa-lavoro.

Al di là dei numeri, emergono dati sconcertanti anche sulle dinamiche temporali degli incidenti: il venerdì risulta essere il giorno più luttuoso della settimana.

Politiche di prevenzione

È necessario adottare misure efficaci per contrastare questa tragica realtà. È indispensabile un coordinamento tra le istituzioni e le parti sociali per implementare politiche di prevenzione e protezione sul lavoro che possano salvaguardare la vita e l’incolumità di tutti i lavoratori. Solo attraverso un impegno comune è possibile invertire questa tendenza e garantire un futuro più sicuro per tutti.